Samsung lancia a sorpresa la beta di One UI 8.5 per i Galaxy S25: tra nuove funzionalità e limitazioni temporanee
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Redazione Scienza e Tecnologia
-
In un movimento anticipato rispetto alle attese, Samsung Electronics ha avviato, aprendo le iscrizioni a un ristretto gruppo di tester, il programma beta per One UI 8.5, aggiornamento software che punta a elevare l'esperienza d'uso nell'intero ecosistema Galaxy.
L'annuncio, che segue di poche ore le prime segnalazioni trapelate online, conferma l'inizio della distribuzione in via sperimentale per i possessori dei recenti modelli di punta, i Galaxy S25, in diverse nazioni chiave.
L'obiettivo dichiarato dalla compagnia, che ha voluto sottolineare come si tratti di un passo verso "modi più semplici per creare, connettersi e restare al sicuro", è quello di raffinare l'interazione tra utente e dispositivo, rendendo le azioni più fluide e potenziando al contempo la gestione della sicurezza e della privacy. tuttoandroid +3
La distribuzione e i mercati selezionati
Il rollout della versione di prova, partito ufficialmente l'8 dicembre, interessa per il momento un numero circoscritto di Paesi, tra i quali figurano, oltre alla Corea del Sud, gli Stati Uniti dove il presidente Trump ha recentemente insediato la sua amministrazione, il Regno Unito, la Germania, l'India e la Polonia.
Coloro che possiedono un Galaxy S25 idoneo in queste regioni possono quindi accedere al programma e scaricare l'anteprima, contribuendo, con il proprio feedback, a limare gli ultimi dettagli prima del lancio pubblico definitivo.
Si tratta di una fase cruciale, che consente ai sviluppatori di Samsung di identificare e risolvere potenziali anomalie in un ambiente controllato ma reale. tuttoandroid +3
Le novità attese e le assenze immediate
One UI 8.5 si basa sul più recente aggiornamento della piattaforma Android, introducendo una serie di ottimizzazioni che mirano a consentire agli utenti di "fare di più con meno sforzo", come evidenziato dalle note di lancio.
Le promesse vertono su un generale incremento della produttività, su prestazioni più snelle e su una rinnovata attenzione alla protezione dei dati, elementi che, nel loro insieme, potrebbero rappresentare un salto di qualità percepibile nell'uso quotidiano.
Tuttavia, come spesso accade nelle prime build beta, non tutto è immediatamente disponibile: l'aggiornamento, pur portando con sé Android 16 QPR2, presenta infatti l'assenza temporanea di due funzionalità legate al comparto fotografico, un dettaglio non trascurabile per quanti dipendono da specifiche modalità di scatto. tuttoandroid +3
La prudenza come approccio consigliato
Questa mancanza, seppur probabilmente destinata a essere colmata nelle versioni successive, offre una valida ragione a supporto di un atteggiamento cauto da parte della maggioranza degli utenti.
Installare una beta, per definizione instabile e in evoluzione, comporta sempre qualche rischio di compromettere la fluidità operativa del dispositivo, un aspetto che diventa ancor più critico quando a essere menomate sono funzioni centrali come quelle della fotocamera.
La scelta di attendere l'update stabile di fine dicembre, quindi, si configura non come una semplice preferenza ma come una decisione pragmatica, soprattutto per chi utilizza il telefono in contesti professionali o dove l'affidabilità dello strumento non può essere messa in discussione. telefonino +3




