Tragedia a Montegiorgio: indagini su un rogo e una morte violenta

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INTERNO

Redazione Interno Redazione Interno   -   La notte è stata squarciata dalle sirene dei vigili del fuoco, accorsi in via Diaz dopo una chiamata d'emergenza giunta intorno alle due e trenta, mentre un incendio di sospetta origine dolosa divorava un garage adibito a box-magazzino al piano terra di un'abitazione del centro storico di Montegiorgio, nel Fermano.

Le operazioni di spegnimento, che hanno circoscritto con prontezza il rogo, hanno aperto la strada a una scoperta ben più tragica, quando i soccorritori, saliti al secondo piano, si sono imbattuti nel Corpo senza vita di Giuseppe Ricci, il 56enne proprietario dello stabile.

L'uomo, trovato in cucina, presentava una profonda ferita alla testa, un particolare che ha immediatamente orientato le indagini dei carabinieri verso ipotesi diverse da un semplice incidente. cronachemaceratesi +3

Un quadro investigativo complesso

Le fiamme, la cui propagazione ha generato un denso fumo che ha investito i piani superiori, non sono infatti considerate la causa diretta del decesso, benché abbiano contribuito a creare un quadro di estremo pericolo.

I tentativi di rianimazione sul posto, nonostante il ritrovamento dell'uomo in arresto cardiaco, si sono rivelati purtroppo vani, ma è proprio la combinazione tra il rogo, appiccato deliberatamente, e la lesione riscontrata sul capo della vittima a delineare una vicenda dai contorni oscuri.

Gli investigatori, di conseguenza, non escludono alcuno scenario, compresa l'ipotesi di un omicidio seguito da un tentativo di occultare le prove attraverso il fuoco, un dettaglio che conferisce all'intera faccenda una piega ancor più inquietante. rainews +3

Gli elementi ancora da chiarire

Mentre la scientifica prosegue i suoi accertamenti sul luogo, alla ricerca di elementi utili a ricostruire la dinamica precisa degli eventi, resta da stabilire con esattezza la sequenza che ha portato alla morte di Ricci e all'incendio nel garage sottostante.

La ferita riportata, le cui caratteristiche sono al centro delle analisi, costituisce il punto nodale dell'inchiesta, poiché la sua natura potrebbe far pendere l'ago della bilancia verso una tragica fatalità o, al contrario, verso un gesto volontario.

Alcuni, tra coloro che seguono il caso, pongono l'accento sulla possibilità di un colpo d'arma da fuoco, ma si tratta per il momento di voci che attendono un riscontro ufficiale dalle indagini in corso. frosinonenews +3

Una ferita non ascrivibile alle fiamme

È del tutto evidente, d'altronde, che la lesione cranica non possa essere ricondotta all'azione del rogo, il quale, pur essendo divampato con violenza, sembra aver agito in un secondo momento, quasi a sigillare una scena del crimine già consumata.

La dolosità dell'incendio, ormai acclarata, non fa che avvalorare questa tesi, spingendo gli inquirenti a scavare nella vita della vittima e a interrogarsi sulle possibili motivazioni di un atto tanto estremo.

La quiete di una piccola cittadina delle Marche è stata così turbata da una doppia violenza, quella contro una persona e quella contro la proprietà, due eventi che appaiono indissolubilmente legati da un filo oscuro che le forze dell'ordine si stanno adoperando per dipanare. ilrestodelcarlino +3