La Banca centrale russa minaccia azioni legali all'Ue sull'uso degli asset congelati, mentre Trump parla di un possibile accordo

La Banca centrale russa minaccia azioni legali all'Ue sull'uso degli asset congelati, mentre Trump parla di un possibile accordo
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ESTERI

Redazione Esteri Redazione Esteri   -   La Banca centrale della Russia ha rivolto oggi un monito inequivocabile all'Unione europea, minacciando di ricorrere a tutte le sedi giudiziarie disponibili per contrastare l'utilizzo non concordato dei propri asset finanziari immobilizzati.

In una nota ufficiale, l'istituto guidato dalla massima autorità monetaria russa ha definito "illegale e contrario al diritto internazionale" qualsiasi impiego, diretto o indiretto, di tali beni, rispondendo così alle intenzioni espresse in precedenza dalla Commissione europea.

Secondo quanto dichiarato dalla stessa banca, l'attuazione delle normative europee annunciate porterebbe inevitabilmente all'avvio di procedimenti legali contro ogni atto finalizzato a quella che viene descritta come una confisca. repubblica

La posizione di Trump e lo scenario negoziale

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fornito alcune indicazioni sulla possibile evoluzione del conflitto in Ucraina, parlando di un accordo complesso che coinvolgerebbe "quattro o cinque parti diverse".

Trump, che ha paragonato la trattativa a un intricato affare immobiliare, ha sottolineato come un simile patto "avrebbe risparmiato la vita di migliaia di persone", aggiungendo che gli Stati Uniti sarebbero disposti a contribuire con assistenza all'Ucraina quale parte di un più ampio accordo di sicurezza per porre fine alla guerra.

"Vogliamo una soluzione e vogliamo salvare vite", ha affermato, precisando che la partecipazione statunitense a un incontro in programma sabato dipenderà dalla concretezza delle possibilità di successo, per non "perdere troppo tempo". repubblica

Le critiche alle mosse europee e il fronte interno russo

Le mosse europee sulla gestione degli asset russi hanno sollevato aspre critiche anche in alcuni ambienti occidentali, dove si è parlato di una deriva verso un "capitalismo di Stato" anti libero mercato e di un pericoloso avvicinamento dell'Ue ai modelli delle autocrazie che dichiara di contrastare.

Queste intenzioni, secondo diversi osservatori, sono considerate particolarmente rischiose sul piano giuridico ed economico.

Mentre il dibattito infuria, le azioni sul campo non si fermano: a nord di Mosca, detriti di un drone abbattuto sono caduti su un condominio causando un incendio e ferendo sette persone, episodio che ricorda come le conseguenze del conflitto tocchino anche il territorio russo, sebbene in misura differente.

A Bruxelles, intanto, un presidio di attivisti si è radunato davanti al palazzo del Consiglio Affari Economici e Finanziari per chiedere ai ministri di "usare i fondi russi". repubblica

La posta in gioco legale e la complessità del quadro

La minaccia legale della Banca di Russia non è da considerarsi un'azione meramente formale, poiché aprirebbe scenari contenziosi di lunga durata davanti a tribunali internazionali, con esiti incerti che potrebbero congelare ulteriormente le già tese relazioni finanziarie.

La questione degli asset, la maggior parte dei quali sono detenuti dall'infrastruttura di清算 Euroclear in Belgio, rappresenta dunque un nodo cruciale, il cui scioglimento forzato viene visto da molti come un pericoloso precedente nel diritto internazionale.

Questo intricato intreccio di minacce legali, pressioni politiche e continue schermaglie militari, del quale fanno parte anche i recenti episodi di cronaca nera legati alla guerra, delinea un quadro estremamente complesso, dove la ricerca di una soluzione diplomatica si scontra con la volontà di non cedere a nessuna delle parti in campo. repubblica