L'intelligenza artificiale è la persona dell'anno per Time: "Qualunque fosse la domanda, IA era la risposta"
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Redazione Economia
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La rivista Time ha scelto, rompendo una tradizione quasi centenaria, di assegnare il Titolo di "Persona dell'anno 2025" non a un volto umano ma a una forza tecnologica e ai suoi creatori.
L'intelligenza artificiale, con gli architetti che ne disegnano il presente e il futuro, viene così incoronata dalla prestigiosa testata statunitense, che dal 1927 aveva sempre individuato in personalità, talvolta in gruppi o concetti, i simboli dell'anno appena trascorso.
Una decisione che, come sottolinea la stessa redazione nella sua motivazione, riflette l'evidenza pervasiva di questa tecnologia: "Qualunque fosse la domanda, IA era la risposta", scrivono i giornalisti, sintetizzando con una frase efficace l'ubiquità del tema in ogni dibattito pubblico, economico e sociale dei mesi recenti. corriere +3
La scelta iconografica di una forza immateriale
Rappresentare un'entità immateriale per una copertina storica ha richiesto una duplice visualizzazione. La rivista ha infatti optato per due immagini distinte, entrambe incentrate sulle lettere "I" e "A".
La prima, di carattere più astratto e concettuale, le compone attraverso un intrico di componenti hardware: cavi, tubi di raffreddamento, server e circuiti dei data center che, materialmente, alimentano l'elaborazione dei modelli.
È la rappresentazione dell'infrastruttura fisica, spesso invisibile agli utenti finali, senza la quale l'intelligenza artificiale non esisterebbe. La seconda immagine, di contrasto, è invece umana e ritrae alcuni dei protagonisti più noti di questa rivoluzione, tra cui figurano Mark Zuckerberg, Lisa Su, Elon Musk, Jensen Huang e Sam Altman.
Questi volti, ciascuno legato a diverse sfere di sviluppo e applicazione, incarnano la regia strategica e imprenditoriale che sta dietro al fenomeno. repubblica +3
Un'influenza dichiaratamente ambivalente
Nella sua argomentazione, Time non indulge in un ottimismo acritico, ma riconosce esplicitamente la natura duplice dell'impatto dell'IA. La definizione scelta, "nel bene e nel male", racchiude in poche parole la consapevolezza di uno strumento potente dalle conseguenze ancora non del tutto misurabili e governabili.
La rivista osserva come l'intelligenza artificiale stia ormai influenzando, in modi profondi e spesso irreversibili, una miriade di aspetti della vita quotidiana, dai processi lavorativi alle dinamiche creative, fino alle relazioni sociali e alla sicurezza delle informazioni.
Si tratta di un'ammissione di un potere trasformativo che porta con sé enormi opportunità, ma anche rischi e dilemmi etici di non facile soluzione, un tema che attraversa i dibattiti politici e regolatori anche nell'amministrazione del presidente Donald Trump. ilsole24ore +3
Il peso di una scelta simbolica
La decisione di Time segna un momento significativo nella percezione pubblica della tecnologia. Dopo anni in cui il riconoscimento è andato a figure come pontefici, capi di stato o, nel 2023, a una icona popolare come Taylor Swift, l'attenzione si sposta definitivamente su una forza impersonale ma onnipresente.
È un riconoscimento che va oltre il singolo inventore o il CEO visionario, abbracciando l'intero ecosistema - umano e macchinico - che ha reso l'IA il fenomeno dominante della nostra epoca.
La scelta, in definitiva, certifica non solo il successo tecnico, ma anche il suo status ormai culturale e sociale: l'intelligenza artificiale non è più solo un tema per specialisti, ma il contesto stesso in cui si sviluppano le narrazioni collettive sul futuro. ilsole24ore +3




