Il Regno Unito affronta l'impennata della "super influenza" mentre in Italia i casi superano i 4 milioni
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Redazione Salute
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Mentre il Regno Unito, secondo quanto riportano gli organi di informazione locali, si trova a fronteggiare quella che è stata ribattezzata "super influenza", con i suoi ospedali in crescente affanno, anche in Italia il bilancio della stagione influenzale in corso si aggrava raggiungendo una soglia significativa.
Oltre quattro milioni di persone, infatti, sono state contagiate dall'avvio del periodo di sorveglianza, un dato che fotografa la diffusione del virus nel nostro paese, la cui incidenza ha toccato i 12,4 casi per ogni mille abitanti.
Tra questi, molti sono bambini in tenera età, visto che la fascia sotto i quattro anni registra un'incidenza particolarmente elevata, arrivando a 38 casi per mille, il che spiega in parte la pressione percepita sui presidi pediatrici. healthdesk
La situazione nel Regno Unito e la pressione ospedaliera
Oltremanica, l'attenzione è catalizzata da un'ondata influenzale che ha colpito con forza inattesa e anticipata.
I media britannici, riportando gli avvertimenti lanciati dal Servizio Sanitario Nazionale, parlano di uno "scenario peggiore" per il periodo, sottolineando come i ricoveri ospedalieri legati all'influenza abbiano subito una brusca accelerazione.
Secondo le ultime rilevazioni, si sarebbe verificato un aumento superiore al cinquanta per cento nel giro di una sola settimana, un balzo che ha portato migliaia di persone a essere ricoverate, tra le quali, in gran numero, bambini e ragazzi.
Sebbene l'appellativo di "super influenza", come precisano gli esperti, non indichi una maggiore gravità intrinseca del virus o difficoltà di cura, ma piuttosto la sua deflagrante diffusione, l'impatto sui servizi sanitari è tangibile e contribuisce a creare un quadro di generale pressione. healthdesk
Il quadro italiano e le regioni più colpite
In Italia, la sorveglianza epidemiologica disegna una mappa in cui alcune regioni mostrano un'intensità maggiore del contagio.
La Lombardia, il Piemonte, l'Emilia-Romagna e la Sardegna risultano essere le aree dove l'influenza sta circolando con più vigore, un dato che permette di comprendere le differenze territoriali nell'impatto sui servizi sanitari locali.
L'andamento, del resto, sembra confermare il pattern tipico delle epidemie stagionali, sebbene i numeri assoluti, paragonati a quelli degli anni precedenti, facciano pensare a una stagione particolarmente vivace.
La definizione di "super influenza", che circola soprattutto nei titoli dei giornali, appare dunque legata più alla percezione di un fenomeno ampio e rapidissimo nella sua diffusione che a caratteristiche cliniche nuove del patogeno, il cui principale ceppo in circolazione in Gran Bretagna è stato identificato come A/H3N2. healthdesk
Il contesto globale e le reazioni
La stagione influenzale, che sta mostrando segnali di intensificazione in diverse parti del mondo, pone quindi sfide operative ai sistemi sanitari, chiamati a gestire un afflusso consistente di pazienti mentre continuano le campagne di vaccinazione, promosse anche nel Regno Unito nelle settimane passate ma che non hanno evitato l'impennata dei ricoveri.
La rapidità della circolazione virale, favorita forse anche dalla presenza di una variante – a cui alcuni tabloid fanno riferimento con la lettera K – sembra essere il tratto distintivo di questa fase.
Gli avvertimenti delle autorità sanitarie e politiche, sia in Italia che oltremanica, rispecchiano la necessità di monitorare con attenzione l'evolversi del quadro epidemiologico, il cui picco, stando a quanto si osserva, non sarebbe ancora stato raggiunto nel Regno Unito, lasciando presagire ulteriori settimane complesse per gli ospedali. healthdesk




