Generali frena e archivia l'alleanza con Natixis nel risparmio gestito
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Redazione Economia
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A quasi un anno esatto dalla firma di un memorandum d'intesa che aveva fatto parlare di una possibile "rivoluzione" nel settore dell'asset management, il gruppo Generali ha deciso di voltare pagina.
Philippe Donnet, amministratore delegato della compagnia triestina, ha informato il consiglio di amministrazione che le trattative con il gruppo francese Bpce, proprietario di Natixis, sono state interrotte di comune accordo.
La motivazione ufficiale, come riportato nella nota congiunta diffusa dalle parti, risiede nella valutazione che "non sussistono le condizioni per raggiungere un accordo definitivo", nonostante il lavoro preparatorio avesse confermato il valore industriale potenziale dell'operazione. ilfattoquotidiano +3
Una fine anticipata
La chiusura delle consultazioni, che segue di pochi mesi un aggiornamento fornito a settembre, arriva con un timing inatteso, anticipando una riunione del cda ritenuta decisiva. Se, come riportano alcune voci di corridoio, il passo indietro "era nell'aria" da tempo, la formalizzazione ha comunque sorpreso gli osservatori per la sua rapidità.
L'accordo-quadro, che prevedeva la creazione di una joint venture tra le rispettive attività di gestione del risparmio, si dissolve quindi senza passare dalla fase progettuale a quella esecutiva, lasciando intendere come le difficoltà incontrate nel definire l'assetto finale della partnership siano state ritenute insormontabili. corriere +3
Le reazioni interne
La notizia dello stop ha inevitabilmente generato reazioni all'interno del capitale azionario di Generali, dove da tempo una parte degli investitori guardava con scetticismo all'avvicinamento al partner francese.
Alcuni di essi, che in passato hanno espresso posizioni critiche verso la gestione Donnet, hanno accolto con favore la decisione, vedendola come una salvaguardia degli interessi del gruppo italiano.
Un quotidiano legato a uno di questi azionisti ha parlato apertamente di un'operazione che avrebbe "salvato il risparmio degli italiani", in un tono che non nasconde un certo compiacimento per l'esito delle trattative. ilgiornale +3
Gli sviluppi futuri
Con la chiusura di questo capitolo, l'attenzione si sposta ora sulle strategie alternative che Generali potrebbe perseguire per rafforzare la sua divisione di asset management. L'abbandono del progetto, peraltro, non sembra avere immediate ripercussioni sulla stabilità della guida aziendale, nonostante le polemiche degli ultimi anni.
La compagnia, che ha sempre mantenuto un profilo riservato durante le delicate fasi di negoziazione, dovrà necessariamente riconsiderare i suoi piani di crescita in un mercato, quello della gestione del risparmio, sempre più competitivo e soggetto a consolidamenti.
Resta da vedere se questa scelta rappresenti un isolamento o, al contrario, preluda a future intese con altri protagonisti del settore. corriere +3




