Costantino Vitagliano, dalla Bentley al baratro: "Persi un milione per una truffa di presunti amici"

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Redazione Cultura e Spettacolo Redazione Cultura e Spettacolo   -   C’è un’immagine di Costantino Vitagliano che, nell’immaginario collettivo, resiste impermeabile al tempo: quella del tronista di “Uomini & Donne”, simbolo di un’epoca televisiva e di una certa opulenza facile e plateale.

Quella figura, oggi cinquantunenne, ha però alle spalle un percorso accidentato, costellato di vertigini finanziarie e di una disillusione amara, che ha scelto di raccontare nel salotto di Monica Setta a “Storie al bivio”.

Dove, tra un ricordo e l’altro, è emerso un ritratto ben diverso da quello dello scoop da gossip, un affresco di ascesa e caduta i cui dettagli gettano luce sulle ombre di certi successi. ilfattoquotidiano +3

Gli anni d'oro e gli investimenti

Vitagliano, infatti, ha vissuto senza dubbio anni di guadagni straordinari, al punto da poter affermare di aver comprato, con i primi proventi, una Bentley e ben sei immobili, senza contare un intero palazzo a Milano.

Un flusso di denaro che, come ha spiegato, proveniva non solo dalla televisione ma da una popolarità sfruttata in ogni dove: “Riuscivo a guadagnare anche ventimila euro solo per tagliare un nastro in discoteca”, ha ricordato, dipingendo un’esistenza in cui il lusso era la normale conseguenza di una presenza costante sui media.

Parte di quel capitale, poi, venne reinvestito con una logica imprenditoriale, almeno in apparenza, in un portafoglio che includeva case e locali, ristoranti e attività commerciali, nella speranza di ancorare a una base solida una ricchezza nata fulminea. mediaset +3

Il tradimento e il crollo finanziario

È proprio in quel groviglio di affari e di rapporti personali, però, che si annidava il pericolo. L’ex modello ha parlato, senza mezzi termini, di una truffa subita, una macchinazione che gli avrebbe sottratto quasi un milione di euro e che sarebbe stata orchestrata da quelli che definisce, con amarezza palpabile, “presunti amici”.

L’allarme, per sua stessa ammissione, scattò quando notò in loro un cambiamento di stile di vita troppo repentino e ingiustificato: il passaggio brusco da un’utilitaria a una Porsche fu il campanello che lo portò a comprendere, tragicamente in ritardo, che i suoi soldi venivano utilizzati in modo fraudolento.

“Ho capito, usavano i miei soldi”, ha affermato, in una frase che racchiude il senso di un tradimento duplice, sia affettivo che economico. virgilio +3

Le conseguenze di un tradimento

Il risultato di quella dinamica, che ricorda da vicino certi casi di cronaca nera giudiziaria dove la fiducia mal riposta si trasforma in un vero e proprio crimine, fu un crollo finanziario di vaste proporzioni.

“Tutto è crollato”, ha sintetizzato Vitagliano, lasciando intendere come da quel momento non sia seguito solo un ridimensionamento patrimoniale, ma una vera e propria bancarotta personale.

La vicenda, al di là dei numeri, delinea un meccanismo perverso in cui l’esibizione della ricchezza diventa essa stessa una trappola, attirando individui senza scrupoli e trasformando le relazioni in un campo minato.

Quel milione di euro perduto rappresenta, quindi, molto più di una cifra: è il prezzo di un’ingenuità, il simbolo di un’epoca finita e la prova di come il lusso più sfacciato possa nascondere, in sé, una profonda vulnerabilità. ilmessaggero +3