Ferrovie dello Stato, parte il maxi piano da 177 miliardi: investimenti, treni nuovi e 20mila assunzioni
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Redazione Economia
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Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, confermando la rotta tracciata un anno fa, ha presentato a Roma l’aggiornamento del proprio Piano Strategico, un progetto ambizioso che, spingendosi fino al 2029 e oltre, intende ridisegnare profondamente il volto della mobilità nazionale.
L’orizzonte temporale, che si spinge al 2034 per quanto riguarda gli impegni finanziari, delinea uno sforzo industriale senza precedenti nella storia recente del Paese, con un volume di risorse mobilitate che raggiunge la cifra complessiva di 177 miliardi di euro.
Una parte cospicua di questo fiume di capitali, ben 20 miliardi, è già destinata a un Piano tecnologico dedicato, segnale evidente di come l’innovazione digitale sia considerata il perno centrale di questa trasformazione epocale. wired +3
Il motore del cambiamento: tecnologia, puntualità e servizi
Proprio il digitale, con l’implementazione di piattaforme avanzate e soluzioni all’avanguardia, rappresenta il fulcro degli interventi, i quali perseguono un duplice e chiaro obiettivo.
Da un lato, si punta a rafforzare in maniera strutturale l’affidabilità della rete e la sicurezza della circolazione, migliorando in modo tangibile la puntualità dei convogli, un parametro da sempre sotto la lente d’ingrandimento degli utenti; dall’altro, l’innovazione sarà diretta a potenziare l’esperienza di viaggio, a partire da servizi fondamentali come la connettività a bordo, che diventa così un elemento imprescindibile per modernizzare l’offerta.
I risultati del primo anno di cammino, secondo quanto comunicato dall’azienda, confermano la solidità del percorso intrapreso, mostrando numeri da record e un incremento già misurabile della regolarità dei treni. huffingtonpost +3
Investimenti colossali e una flotta rinnovata
Le cifre comunicate per il solo 2025 danno la misura concreta dello slancio in atto: sono stati impegnati, infatti, 18 miliardi di euro, una somma nella quale confluiscono anche i fondi del Pnrr, per una quota di circa 7 miliardi.
Questa potenza di fuoco finanziaria si traduce immediatamente in progetti tangibili, come l’acquisizione di 241 nuovi mezzi, destinati a rinnovare progressivamente il parco rotabile e a migliorare l’offerta al pubblico, che si prevede di trasportare in numeri elevatissimi, fino a 577 milioni di passeggeri nel corso dell’anno.
L’amministratore delegato, nel corso della presentazione, ha sottolineato come questi sforzi stiano già portando verso il ritorno a un utile per il gruppo, mentre sul fronte dell’alta velocità si esplora l’ipotesi strategica di ingresso di un socio privato, una novità che potrebbe aprire nuovi scenari competitivi. repubblica +3
La strategia occupazionale: un piano da 20mila posti
Parallelamente agli investimenti in infrastrutture e tecnologia, il piano industriale dedica una attenzione particolare al capitale umano, lanciando quella che può essere definita come una delle più imponenti campagne di reclutamento del settore.
L’obiettivo, dichiarato e quantificato, è di assumere 20.000 nuove persone entro il 2029, una mossa che porterebbe l’organico complessivo del gruppo a toccare le 105.000 unità.
Questo importante programma di crescita occupazionale è pensato per attrarre sia giovani in cerca di una prima opportunità, sia professionisti con esperienza, andando a coprire un ventaglio molto ampio di competenze, da quelle più operative a quelle specialistiche richieste dalla trasformazione digitale in corso.
Un simile impegno, che si innesta in un contesto di rilancio massiccio degli investimenti, delinea per Ferrovie dello Stato un quinquennio di profondo rinnovamento, sia nella sua dimensione tecnologica che in quella sociale. travelnostop +3




