Madeleine di Svezia brilla d'oro ai Nobel, mentre Vittoria sceglie il vintage e debutta Ingrid Alexandra

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Redazione Cultura e Spettacolo Redazione Cultura e Spettacolo   -   La tradizionale cena reale in onore dei vincitori dei Premi Nobel a Stoccolma, evento che annualmente scandisce il calendario istituzionale svedese, si è trasformata quest'anno in una passerella di significativi messaggi di stile e di presenza.

A catalizzare gli obiettivi, con un audace abito in velluto nero e oro che sembrava disegnato più per un red carpet hollywoodiano che per un palazzo reale, è stata la principessa Madeleine.

Il suo look, che contrastava volutamente con le linee classiche e le mantelline indossate dalla madre, la regina Silvia, e dalla sorella maggiore, la principessa ereditaria Vittoria, ha dimostrato come un abito possa diventare una dichiarazione di modernità, pur nel rispetto formale del protocollo. vanityfair +3

Vittoria e l'eleganza che viene dall'archivio

Se Madeleine ha optato per un'interpretazione contemporanea e scintillante, Vittoria di Svezia ha invece confermato la sua ormai consolidata filosofia di una moda sostenibile e carica di storia.

La futura regina, la cui predilezione per capi d'archivio è nota, ha scelto per la serata un abito che sua madre, la regina Silvia, indossò al medesimo banchetto nel 1994.

Quel vestito, ispirato allo stile di Balenciaga, è diventato così un ponte tra due generazioni di reali, incarnando un'eleganza discreta e senza tempo che parla di continuità e rispetto per la tradizione, ma anche di una consapevole attenzione alle pratiche di riutilizzo in un'epoca di crescente sensibilità ambientale. robadadonne +3

Un debutto e un'assenza che generano domande

Oltre alle scelte sartoriali, la cerimonia dei Nobel di quest'anno è stata segnata da due avvenimenti distinti che hanno catturato l'attenzione degli osservatori.

A Oslo, per la cerimonia del Premio per la Pace, ha fatto il suo atteso debutto ufficiale la principessa ereditaria di Norvegia, Ingrid Alexandra, la quale, accompagnando il padre, il principe Haakon, ha iniziato a svolgere un ruolo pubblico di sempre maggiore rilievo.

Contemporaneamente, a Stoccolma, l'assenza della principessa Sofia, moglie del principe Carl Philip, ha interrotto una consuetudine, sollevando interrogativi non dichiarati ma palpabili.

Tale assenza si inserisce in un periodo di delicatezza per la principessa, la quale è stata in passato coinvolta, seppur in modo marginale e senza accuse personali, nelle inchieste giudiziarie che hanno travolto Jeffrey Epstein, fatti di cronaca nera che continuano a riverberarsi in vari ambienti. newmediapress +3

Il premio oltre l'apparenza

La serata, tuttavia, ha mantenuto il suo cuore nel riconoscimento del merito scientifico e umanitario. Tra i premiati, la vincitrice del Nobel per la Pace, María Corina Machado, ha vissuto una partecipazione travagliata a causa di impedimenti legati al suo status di oppositrice del governo venezuelano.

La donna, infatti, è riuscita a lasciare Caracas ma non è giunta in tempo per la cerimonia ufficiale a Oslo, limitandosi a un breve ma significativo saluto dai sostenitori dalla terrazza del Grand Hotel in tarda serata, in un momento che ha sottolineato non solo il valore del premio, ma anche le difficoltà concrete che talvolta ne accompagnano l'assegnazione. vanityfair +3