Lo spread scende ancora, toccando quota 67 punti base

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi, il cosiddetto spread, ha toccato un livello che non si registrava da settembre del 2008, scendendo fino a 67 punti base.

Un movimento, questo, che segue una tendenza ormai consolidata negli ultimi giorni e che evidenzia come il premio per il rischio, quello che gli investitori internazionali chiedono per detenere il debito pubblico italiano invece di quello considerato più sicuro della Germania, si sia notevolmente assottigliato.

Sul mercato obbligazionario, mentre il rendimento del Btp a dieci anni si attesta al 3,53%, quello del Bund tedesco di pari scadenza rimane fermo al 2,85%, un divario che si è progressivamente ridotto anche a causa delle diverse condizioni economiche che i due Paesi stanno attraversando. virgilio +2

Un quadro che si consolida giorno dopo giorno

La discesa, peraltro, non costituisce un episodio isolato ma rappresenta piuttosto l'ultimo passo di una fase di costante restringimento.

Giusto ieri, infatti, la chiusura si era attestata a 68 punti base, livello già di per sé bassissimo e che non veniva raggiunto dal lontano 2009, mentre nelle settimane precedenti il differenziale si manteneva stabilmente sopra la soglia dei 70 punti.

Questa dinamica, che ha portato il differenziale ai minimi di sedici anni, viene letta dal partito di maggioranza come un segnale positivo, una "migliore risposta ai professori della catastrofe", secondo una dichiarazione che mira a sottolineare la fiducia del governo nella propria direzione economica. tiscali +2

Le ragioni dietro la contrazione del differenziale

La compressione dello spread, va detto, non dipende esclusivamente dai meriti italiani, sebbene la percezione di una maggiore stabilità politica giochi senza dubbio un ruolo non trascurabile, permettendo all'Italia di mantenere rendimenti paragonabili a quelli di altri grandi Paesi europei.

Una parte significativa del movimento, infatti, è da ascrivere all'evoluzione della situazione tedesca, la cui economia mostra segni di debolezza e il cui governo, stando alle analisi di mercato, sembra orientato verso politiche fiscali più espansive.

Il rendimento del Bund, di conseguenza, è salito, avvicinandosi a quello del Btp e riducendo meccanicamente il divario, in uno scenario che vede perfino l'Italia performare meglio della Francia sotto questo specifico profilo. tiscali +2

Uno scenario macroeconomico in mutamento

Il contesto internazionale, del resto, contribuisce a definire un quadro complesso, dove i tradizionali paradigmi di valutazione del rischio sovrano appaiono in parte rivisti.

L'economia statunitense, con Donald Trump nuovamente presidente, introduce ulteriori elementi di valutazione per gli operatori finanziari globali, i quali devono ponderare le proprie scelte in un panorama geopolitico ed economico in rapida evoluzione.

Il dato dello spread, in definitiva, racchiude in sé molteplici fattori, che vanno ben oltre i confini nazionali e che testimoniano di un mercato attento a ogni segnale, sia esso politico o economico. virgilio +2