Il virus dell'influenza e la danza segreta che apre le porte alle cellule
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Redazione Salute
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Un colpo di tosse in un luogo affollato, uno starnuto in metropolitana: gesti ordinari che, durante la stagione invernale, disperdono nell'aria un invisibile e insidioso carico, quello del virus dell’influenza.
Le goccioline, veicolo primario del patogeno, vengono inalate e, una volta atterrate sulle mucose di naso o bocca, danno il via a una sequenza di eventi complessa, culminante nei ben noti sintomi di febbre, dolori articolari e spossatezza.
Fino a oggi, la visione predominante considerava la cellula umana come una vittima sostanzialmente passiva di questa aggressione, un mero involucro da violare.
Una ricerca rivoluzionaria, condotta da un consorzio internazionale che coinvolge l’Università di Hokkaido, quella di Nagoya e il Politecnico federale di Zurigo (ETH), ha completamente ribaltato questa prospettiva, rivelando un meccanismo attivo e sorprendentemente coordinato. tomshw +2
Una coreografia molecolare osservata in diretta
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, si è avvalso di una tecnica di microscopia d’avanguardia, sviluppata dal team guidato dal professor Yohei Yamauchi.
Questo strumento ha permesso per la prima volta di osservare in tempo reale, con una risoluzione nanometrica, l’esatto momento dell’infezione in cellule vive. Quello che è emerso non è una semplice forzatura, bensì una vera e propria danza molecolare, una coreografia in cui la cellula ospite partecipa attivamente alla propria invasione.
Il virus, in sostanza, non irrompe con la forza bruta, ma convince la cellula a collaborare, ingannandola e sfruttandone i normali meccanismi biologici per essere trasportato al suo interno. wired +2
Il delicato equilibrio tra aggressore e aggredito
La scoperta, che getta una luce completamente nuova sulla virologia, demolisce il paradigma dell’infezione come atto puramente parassitario. Il processo, che i ricercatori hanno scomposto nelle sue fasi fondamentali, mostra un’interazione molto più sottile e dinamica.
La cellula, attraverso strutture della sua membrana, agisce in modo da facilitare l’ingresso del patogeno, il quale a sua volta invia segnali precisi per innescare questo trasporto. Alcuni di essi, infatti, sono stati identificati come cruciali per dare il via all’intera sequenza.
Capirne la natura e il funzionamento apre prospettive inedite, spostando potenzialmente il bersaglio delle future strategie terapeutiche dal solo virus ai meccanismi cellulari che esso manipola. repubblica +2
Oltre la superficie dell'infezione
Questa rivelazione trasforma la nostra comprensione di uno dei malanni più comuni, ma non per questo meno insidioso. L’influenza, la cui diffusione raggiunge tradizionalmente il picco nel cuore dell’inverno, si mostra sotto una luce più sfaccettata, dove il confine tra aggressore e aggredito si fa sorprendentemente labile.
La ricerca, concentrandosi esclusivamente sui meccanismi d’azione biologici senza avanzare ipotesi sulle tempistiche applicative, fornisce una base solida per ripensare, in un futuro che la scienza dovrà definire, l’approccio alla prevenzione e al contrasto del virus.
La battaglia, stando a questi dati, non si combatte solo contro un nemico esterno, ma anche contro quelle complesse dinamiche interne che, se mal indirizzate, ne agevolano l’ingresso. repubblica +2




