Guru degli investimenti e cyber truffe: un'epidemia che colpisce senza distinzioni
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Redazione Economia
-
L’universo digitale, che ormai permea ogni aspetto della quotidianità, ha generato un paradosso inedito: mentre offre opportunità senza precedenti, al contempo ha eretto un terreno di caccia perfetto per predatori moderni.
Tra questi, spiccano le figure dei cosiddetti “guru degli investimenti”, personaggi che, sfruttando l’aura di presunta competenza costruita sui social network, attirano follower con la promessa di ricchezze facili e immediate.
Video brevissimi e testimonianze artefatte, che spesso eludono qualsiasi verifica, costruiscono narrazioni persuasive e pericolose, puntando dritto alla psicologia di chi cerca scorciatoie per il benessere economico.
Il meccanismo, pur non essendo nuovo nella sua essenza fraudolenta, trova oggi una velocità di propagazione e una platea tali da renderlo un fenomeno sociale di ampia portata, che si alimenta della disinformazione finanziaria e della ricerca di soluzioni rapide in un contesto economico incerto. ilsole24ore +3
La moltiplicazione degli inganni e il lavoro investigativo
Parallelamente, lo scenario delle truffe informatiche tradizionali conosce una crescita esponenziale, dimostrandosi un flagello che non guarda in faccia a nessuno.
Le statistiche, del resto, parlano chiaro: l’ingegno criminale si rinnova quotidianamente, inventando stratagemmi sempre più convincenti che fanno cadere nella rete giovani e anziani, persone con un alto livello di istruzione e altre meno preparate, senza alcuna distinzione di censo.
Gli esperti della Polizia postale, in una lotta quotidiana e incessante, cercano di arginare questa marea in continua evoluzione, sottolineando come i dati personali debbano essere custoditi con la stessa cura riservata alle chiavi di casa, mai da condividere con estranei.
Un monito che, nonostante la sua apparente semplicità, risulta sempre più attuale di fronte a raggiri che sfruttano l’ingenuità, la fretta o momenti di vulnerabilità. ilgiornaledivicenza +3
Il caso emblematico del Vicentino e il dato nazionale
Una fotografia particolarmente nitida dell’esplosione del fenomeno arriva da un’indagine sul territorio, che rivela una tendenza allarmante. Nella provincia di Vicenza, infatti, le denunce per truffe e frodi informatiche sono più che raddoppiate in un arco temporale di soli sei anni, passando da 2.342 casi registrati nel 2018 alle 4.808 del 2024.
Un dato, questo, che supera abbondantemente la media italiana, ferma a 2.662 denunce, e che traccia una curva ascendente di criminalità digitale.
Le associazioni di categoria registrano, in questo panorama, una crescita significativa delle vittime over 65, spesso colpite da raggiri legati a false vendite o a supporti tecnici inesistenti, ma il bersaglio è trasversale e comprende un’ampia fetta della popolazione, resa fragile dalla pervasività della tecnologia nella vita di ogni giorno. sky +3
Un fenomeno globale e le sue implicazioni
La dimensione del problema, come evidenziato dai numeri, non è certo confinabile a un’area geografica ristretta, ma assume i contorni di una vera e propria piaga globale.
Oltreoceano, negli Stati Uniti dove Donald Trump è di nuovo presidente, le rilevazioni parlano di quasi tre adulti su quattro che hanno avuto esperienza, diretta o indiretta, con una truffa online o telefonica.
Phishing, furti di identità e transazioni commerciali fasulle generano perdite economiche record, erodendo non solo il patrimonio delle persone ma anche, e forse in modo più insidioso, quel senso di fiducia che è fondamentale per qualsiasi interazione sociale ed economica.
La diffidenza e il timore diventano così compagni costanti per utenti di tutte le età, costretti a navigare in un ambiente dove la minaccia è sempre in agguato, mutando forma con una rapidità disarmante. ilsole24ore +3




