Salvato da un ictus a Sassari dai vicini, il neurologo: "La regola Fast è fondamentale"

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SALUTE

Redazione Salute Redazione Salute   -   Un uomo di Sassari deve la propria vita alla tempestività dei propri vicini di casa, che, riconoscendo i segnali di un ictus in corso, hanno allertato senza indugio il 112, permettendo così un intervento sanitario così rapido da scongiurare esiti potenzialmente fatali o invalidanti.

L'episodio, che ha visto i soccorritori giungere sul posto in pochissimi minuti, sottolinea con drammatica efficacia come la prontezza dei primi testimoni di un malore giochi un ruolo determinante, spesso più cruciale di qualsiasi tecnologia medica successiva, nel tracciare l'esito di una patologia che rappresenta una delle principali cause di morte e di disabilità permanente nel nostro paese. sardegnalive +3

Il fattore tempo e la rete di emergenza

Nella gestione dell'ictus, infatti, il tempo a disposizione per intervenire con terapie trombolitiche o, nei casi più gravi, con procedure di trombectomia meccanica è estremamente limitato, una finestra terapeutica che si misura in poche ore dall'esordio dei sintomi.

L'efficacia di questi trattamenti, i cui risultati sono tanto migliori quanto più precocemente vengono somministrati, dipende da una catena di sopravvivenza perfettamente coordinata, il cui primo anello, imprescindibile, è rappresentato proprio dalla chiamata d'emergenza.

A Sassari, la rapida attivazione della cosiddetta "rete ictus" ha permesso di bypassare i normali percorsi di pronto soccorso, indirizzando il paziente direttamente verso una Stroke Unit attrezzata, dove un team multidisciplinare era già in attesa per valutarlo e trattarlo secondo i protocolli più avanzati. unionesarda +3

La regola Fast per riconoscere i sintomi

Ma cosa hanno visto esattamente i vicini per comprendere la gravità della situazione? Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit dell'Aou di Sassari, ricorda l'importanza della sigla FAST, uno strumento mnemonico semplice ma vitale per chiunque.

"La F sta per 'Faccia', che può apparire asimmetrica, con un angolo della bocca deviato verso il basso; la A per 'Arti', poiché spesso si verifica una debolezza improvvisa di un braccio o di una gamba; la S per 'Speech', cioè difficoltà nel parlare, nell'articolare parole o nel comprenderle; infine la T sta per 'Time', a significare che, osservato anche uno solo di questi segni, è tempo di chiamare immediatamente il 112", spiega la specialista, sottolineando come non sia necessario che tutti i sintomi siano contemporaneamente presenti.

La loro comparsa improvvisa, in un individuo fino a quel momento apparentemente in salute, costituisce di per sé un campanello d'allarme che non ammette tentennamenti, né il falso mito, purtroppo ancora diffuso, di aspettare che i disturbi passino da soli. lanuovasardegna +3

L'importanza della consapevolezza civica

Episodi come quello sardo dimostrano, al di là del caso clinico in sé, quanto una diffusa conoscenza dei sintomi dell'ictus nella popolazione generale rappresenti una misura di sanità pubblica di straordinario valore.

La prontezza dimostrata dai cittadini di Sassari non è frutto del caso, bensì di una crescente, sebbene ancora insufficiente, consapevolezza, favorita anche da campagne di informazione periodiche.

Questa conoscenza, unita a una risposta del sistema sanitario che, una volta allertato, deve garantire percorsi dedicati e rapidi, forma un binomio potente nella lotta contro una patologia che colpisce improvvisamente e senza preavviso.

La storia di quel paziente, che oggi può contare su una prognosi nettamente migliore, ne è la prova più tangibile, un esempio di come l'azione coordinata tra società civile e strutture sanitarie possa letteralmente ribaltare il corso di un evento acuto. sardegnalive +3