Bernini ad Atreju replica agli studenti: "Siete dei poveri comunisti"
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Redazione Interno
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Dal palco di Atreju, la kermesse romana del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, il botta e risposta tra il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e un gruppo di studenti di Medicina ha assunto toni che riecheggiano un preciso repertorio politico.
Agli universitari, i quali protestavano contro l’introduzione del cosiddetto “semestre filtro” – un meccanismo che, com’è noto, prevede test di selezione dopo i primi esami – la ministra, preso il microfono, ha dichiarato di voler fare “una citazione storica”, per poi pronunciare la frase: “Siete solo dei poveri comunisti”.
Un’espressione che, nel rimbalzare immediato sui social network e nelle cronache, ha riportato alla memoria uno dei mantra più celebri di Silvio Berlusconi, il leader storico di Forza Italia scomparso lo scorso anno, il cui partito è oggi alleato di governo con Fratelli d’Italia e la Lega. leggo +1
La contestazione e la replica diventata caso
L’episodio, verificatosi nel corso di un dibattito a cui partecipava anche la rettrice dell’Università di Ferrara, ha visto gli studenti esprimere il proprio disagio per una misura che, a loro dire, rischia di rendere ancora più arduo e selettivo l’accesso agli studi di Medicina, settore già caratterizzato da numeri chiusi e prove d’ingresso.
La risposta della ministra Bernini, che ha scelto di replicare con quella che lei stessa ha definito una citazione, ha di fatto spostato l’attenzione dal merito tecnico della questione – l’organizzazione dei percorsi formativi e i criteri di valutazione – verso un terreno di scontro politico e simbolico.
Qualcuno, tra il pubblico, ha gridato “Gradirei le sue dimissioni”, mentre l’ovazione di una parte dei presenti ha accompagnato le sue parole, sottolineando come la platea fosse divisa. leggo +1
Le reazioni e il peso di una formula
La definizione “poveri comunisti”, entrata nel lessico politico italiano da tempo, rappresenta più di una semplice gaffe o di un’uscita polemica occasionale: essa sintetizza, in maniera per molti versi caricaturale, una frattura ideologica che per decenni ha caratterizzato il dibattito pubblico nel paese.
L’averla utilizzata in un contesto istituzionale come quello di un ministro che dialoga – o dovrebbe dialogare – con la rappresentanza studentesca su una riforma dell’università, ha sollevato critiche aspre.
Diversi osservatori hanno sottolineato come simili espressioni, benché presentate come citazioni, appaiano poco consone al ruolo di garante che un titolare del Mur dovrebbe incarnare, rischiando di sminuire la legittima preoccupazione degli studenti e di trasformare una discussione tecnica in una sterzata ideologica. leggo +1
Il contesto del "semestre filtro"
Al di là della polemica immediata, resta sullo sfondo il tema concreto che ha originato la contestazione.
Il “semestre filtro”, concepito come un ulteriore step selettivo dopo l’immatricolazione, mira a valutare le capacità e la preparazione degli iscritti in itinere, con l’obiettivo dichiarato di ottimizzare le risorse e garantire standard elevati.
I detrattori di questa misura, però, la considerano un ostacolo supplementare e potenzialmente discriminatorio, che rischia di accentuare le disuguaglianze e di aumentare la pressione psicologica su giovani già sottoposti a forti sollecitazioni.
La discussione, per sua natura complessa e tecnica, richiederebbe un’analisi ponderata e dati alla mano, elementi che il botta e risposta di Atreju ha inevitabilmente lasciato in secondo piano, seppelliti sotto il peso di una formula che ha fatto storia. leggo +1




