Il nodo di via Anfiteatro, tra sequestri e sentenze: la torre che divide Milano
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Redazione Interno
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Un muro di cemento, alto e improvviso, si erge a pochi centimetri dai balconi di via Anfiteatro, una stretta gola residenziale che sfugge al caos di corso Garibaldi.
Quel muro, che i residenti descrivono come un coperchio gettato sul quartiere, è il fianco della Torre Unico-Brera, palazzina di undici piani il cui cantiere è oggi fermo, sigillato da un sequestro preventivo disposto dalla magistratura.
L'edificio, che doveva ospitare appartamenti di lusso, è al centro di un intricato contenzioso, dove si intersecano le proteste di chi ci vive accanto, le indagini della Procura e, in netto contrasto, le pronunce dei giudici amministrativi. corriere +3
Il paradosso giudiziario sulla legittimità dei lavori
Proprio qui si annida il paradosso che la vicesindaca con delega all'Urbanistica ha sottolineato senza mezzi termini: sia il Tar che il Consiglio di Stato, in due distinti gradi di giudizio, hanno stabilito la piena legittimità dell'intervento in via Anfiteatro 7.
Ciò nonostante, il gip ha accolto la richiesta della Procura, applicando il sequestro preventivo nell'ambito della più ampia inchiesta che scuote da mesi l'assetto urbanistico milanese.
Un contrasto netto tra due diverse autorità giudiziarie, che lascia in una zona d'ombra interpretativa la sorte della costruzione e, soprattutto, genera smarrimento in chi attende una soluzione definitiva. ilgiornale +3
La protesta dei residenti strettoia tra i palazzi
Per gli abitanti della strada, molti dei quali vedono letteralmente oscurata la luce nelle proprie case, la situazione appare come una beffa aggravata dall'incertezza. Da un lato, la possibilità che l'opera, giudicata regolare da un'autorità, possa un giorno essere completata, portando a compimento quello che vivono come un sopruso edilizio.
Dall'altro, l'ipotesi che il percorso giudiziario porti all'abbattimento, con tutto il carico di ulteriori tempi e disagi. La loro posizione, come quella di una residente che parla di un taglio netto all'aria e alla visuale, riflette una frustrazione profonda verso un iter che sembra procedere su binari paralleli e inconciliabili. economymagazine +3
L'inchiesta che allarga il suo perimetro investigativo
Il sequestro della Torre Unico-Brera non è un episodio isolato, ma una nuova tessera nel mosaico delle indagini portate avanti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria.
L'operazione si inserisce in un filone che coinvolge, al momento, ventisette persone iscritte nel registro degli indagati, e che ha già portato alle dimissioni dell'ex assessore all'Urbanistica.
La società costruttrice, controllata dagli imprenditori che hanno firmato il progetto, si trova dunque al crocevia tra un procedimento amministrativo chiuso a suo favore e uno penale del quale non sono ancora chiari tutti gli sviluppi, mentre l'amministrazione comunale è chiamata a districarsi in un quadro normativo che essa stessa definisce "interpretabile". ilmanifesto +3




