Sparatoria all’alba al Qt8, guardia giurata reagisce a tentativo di rapina

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Redazione Interno Redazione Interno   -   Una sequenza di colpi d’arma da fuoco, che ha squarciato il silenzio dell’alba milanese, ha segnato l’inizio della giornata nel quartiere Qt8, nella zona nord-ovest della città, dove poco prima delle sei di venerdì 12 dicembre si è consumato un violento tentativo di rapina.

Il vigilante, vittima designata dell’aggressione, ha raccontato agli investigatori di essere stato avvicinato da un uomo, di origine nordafricana secondo le prime informazioni, che ha tentato di strappargli con la forza lo smartphone.

Di fronte alla minaccia, percepita come grave e immediata, la guardia giurata ha reagito estraendo la pistola d’ordinanza e aprendo il fuoco, senza peraltro colpire l’assalitore, che è riuscito a darsi alla fuga lasciando sul selciato, oltre alla paura dei residenti svegliati di soprassalto, una serie di bossoli a testimoniare la dinamica concitata dell’accaduto. ilgiorno +2

La dinamica ricostruita dalle forze dell’ordine

L’episodio, i cui contorni restano oggetto di accertamenti da parte della polizia, si è svolto nel triangolo formato da via Montichiari, via Lovere e via Martino Bassi, un’area caratterizzata dalla presenza di un plesso scolastico che, data l’ora mattutina, era ancora chiuso e deserta.

La scelta dell’aggressore di colpire in quel momento, forse contando sulla minore frequentazione delle strade, non ha però fatto i conti con la reazione della vittima, la quale, dopo un iniziale tentativo di resistenza, ha deciso di impiegare l’arma in dotazione.

Alcune versioni, che devono ancora trovare una conferma ufficiale, parlano anche di un coccio di bottiglia brandito dal rapinatore per intimidire il vigilante, un dettaglio che, se verificato, contribuirebbe a chiarire il livello di pericolo evocato in quei secondi concitati. ilgiorno +2

Il contesto di una città sotto pressione

L’evento del Qt8, per fortuna conclusosi senza feriti nonostante il notevole dispiego di proiettili, si inserisce in un periodo particolarmente teso per Milano, dove nelle ultime settimane si sono moltiplicati, anche in zone tradizionalmente considerate tranquille, episodi di microcriminalità violenta, spesso ai danni di giovani o di chi, come le guardie giurate, si trova a transitare in orari inconsueti.

Questi fatti, che suscitano inevitabilmente apprensione, spingono le forze dell’ordine a intensificare i controlli, mentre il lavoro investigativo prosegue per identificare e rintracciare l’autore della rapina fallita, il quale potrebbe far parte di quella cerchia di individui dediti a reati predatori che sfruttano le prime ore del giorno. corriere +2

Gli sviluppi dell’inchiesta in corso

La polizia, al momento, sta ascoltando testimoni e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza di ricostruire con precisione il percorso di fuga del rapinatore e di ottenerne un identikit utile alle ricerche.

Parallelamente, viene approfondita anche la posizione della guardia giurata, il cui uso dell’arma da fuoco sarà vagliato alla luce delle norme sulla legittima difesa, considerando la proporzionalità della reazione rispetto alla minaccia subita.

Un’operazione di scrupolo, questa, necessaria per dipanare ogni aspetto giuridico di una vicenda che, al di là dei singoli risvolti, riaccende periodicamente il dibattito sulla sicurezza percepita negli spazi urbani. open +2