Ictus, la rapidità dei soccorsi salva la vita: a Sassari un caso esemplare

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Redazione Interno Redazione Interno   -   Nell'ictus, patologia in cui il fattore tempo assume un'importanza decisiva, ogni singolo minuto può determinare un esito radicalmente diverso, segnando il confine tra un pieno recupero e esiti permanenti di grave disabilità, quando non addirittura tra la vita e la morte.

Un recente episodio, verificatosi a Sassari, offre una testimonianza concreta di questo principio, mostrando come la prontezza di chi si trova nelle vicinanze del malcapitato rappresenti il primo, indispensabile anello di una catena di salvataggio.

In quel frangente, alcuni vicini di casa, avendo saputo riconoscere i segnali d'allarme, hanno immediatamente allertato il numero unico per le emergenze 112, innescando così una risposta tempestiva dei soccorsi che ha permesso di trasportare il paziente in ospedale e avviare le terapie nel più breve tempo possibile. sardies

Il riconoscimento dei sintomi: un passo che non ammette esitazioni

La neurologia, del resto, non lascia spazio a dubbi: l'efficacia dei trattamenti più avanzati, che vanno dalla trombolisi alla trombectomia meccanica, è strettamente vincolata a una finestra temporale ristretta, la cui durata viene progressivamente erosa da ogni istante di indecisione.

«Non perdere tempo: questa è la regola fondamentale se ho il sospetto che una persona vicino a me stia avendo un ictus», afferma con chiarezza Leonardo Pantoni, presidente eletto della Italian Stroke Association, sottolineando l'importanza di un'azione immediata da parte dei testimoni.

Il caso sardo, commentato anche da Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit dell'Aou di Sassari, ribadisce con forza quanto la consapevolezza diffusa nella popolazione costituisca uno strumento terapeutico di prim'ordine, al pari dei farmaci e delle tecnologie d'avanguardia. sardies

La risposta del sistema e l'importanza dei percorsi dedicati

Sebbene gli strumenti a disposizione della medicina siano oggi più potenti che in passato, permangono criticità significative nel percorso che conduce il paziente dal luogo in cui viene colpito alla terapia definitiva.

Una parte consistente delle persone colpite, infatti, non riesce a raggiungere un ospedale dotato di un'unità neurovascolare specializzata entro i termini utili per beneficiare degli interventi più incisivi, vedendo così compromesse le proprie chance di guarigione.

Per questo, la priorità indicata dagli specialisti consiste nel garantire percorsi di cura rapidi e perfettamente coordinati, che sappiano integrare la chiamata d'emergenza, il trasporto sanitario, la diagnosi neuroradiologica e il trattamento in un flusso ininterrotto e privo di intoppi burocratici o logistici. sardies

L'azione del testimone: cosa fare e cosa evitare

L'attenzione, dunque, deve necessariamente concentrarsi sui sintomi tipici dell'evento, che si manifestano spesso in modo improvviso e inequivocabile: un'improvvisa debolezza o un'intorpidimento del viso o di un arto, specialmente se da un solo lato del ; la comparsa di una difficoltà nel parlare o nel comprendere ciò che viene detto; la perdita di equilibrio o la comparsa di un violento mal di testa, di intensità mai provata prima.

Dinanzi a uno qualsiasi di questi segnali, l'unica azione corretta è contattare senza alcun indugio il numero unico di emergenza 112, descrivendo con precisione ciò che si osserva, mentre è assolutamente da evitare qualsiasi tentativo di "aspettare per vedere se passa" o di trasportare la persona con mezzi propri, scelte che ritarderebbero fatalmente l'accesso alle cure appropriate. sardies