Ford e Renault stringono un'alleanza per nuovi modelli elettrici, puntando sul ritorno di un'icona

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   In un settore che, stretto nella morsa dei costi di sviluppo e della transizione energetica, cerca sempre più spesso soluzioni collaborative, l'annuncio di un'alleanza strategica tra Renault e Ford segna una svolta dalle conseguenze pratiche e simboliche.

I due gruppi, che pur con storie glorioshe affrontano da anni sfide competitive non indifferenti, hanno infatti deciso di unire parzialmente le forze in Europa, dando vita a una sinergia tecnica che permetterà al costruttore americano di attingere al know-how della divisione elettrica Ampere di Renault.

Questo accordo, che va ben oltre una semplice cooperazione, si tradurrà concretamente nella prossima uscita di nuovi veicoli a batteria destinati al mercato europeo, modelli che andranno a colmare vuoti di gamma ormai evidenti. dmove +3

Il cuore dell'accordo: piattaforme condivise per nuovi modelli

Il fulcro della partnership risiede nell'utilizzo, da parte di Ford, delle architetture elettriche sviluppate da Renault, le stesse che animano modelli di prossima uscita come la Renault 5 E-Tech.

Questo scambio tecnologico, del quale non sono stati resi noti i dettagli finanziari ma che implica senza dubbio rilevanti ottimizzazioni degli investimenti, consentirà al gruppo di Dearborn di lanciare un nuovo modello compatto a zero emissioni.

Sebbene il nome non sia ancora ufficialmente confermato, è largamente anticipato che l'auto riprenderà quello di una vera e propria icona per la marca in Europa: la Fiesta.

Una scelta, questa, che non è affatto casuale e che punta a sfruttare un patrimonio di immagine e di affetto consolidato in decenni, pur vestendolo di una tecnologia completamente nuova. La vettura, della quale Ford curerà design e messa a punto specifica, avrà dunque il medesimo cuore elettrico della nuova Renault 5. laprovinciacr +3

Oltre l'utilitaria: ipotesi di una sportiva e una crossover

Le implicazioni del patto, tuttavia, potrebbero estendersi oltre la sola versione di base di un'utilitaria.

Fonti vicine all'accordo, infatti, non escludono lo sviluppo di una variante sportiva che potrebbe riprendere la sigla ST, storica per le Ford performanti, la quale troverebbe la sua base tecnica nella versione più potente della piattaforma, ovvero quella destinata all'Alpine A290.

A seguire, il piano produttivo prevede anche l'arrivo di una piccola crossover elettrica, la quale si baserebbe sulla medesima architettura modulare ma nella configurazione che sosterrà la futura Renault 4 E-Tech.

Una strategia, questa, che mira a creare una famiglia di veicoli elettrici compatti in grado di coprire segmenti diversi, massimizzando l'efficienza degli investimenti condivisi e accelerando i tempi di ingresso sul mercato. auto +3

Il valore di un nome e le sfide del mercato

L'operazione, al di là degli aspetti puramente industriali, rappresenta quindi un audace tentativo di coniugare l'innovazione tecnologica imposta dalla transizione elettrica con la forza emotiva e identitaria di un marchio.

Il possibile ritorno del nome Fiesta, se confermato, non sarebbe un semplice esercizio di nostalgia, ma una mossa calcolata per ancorare un prodotto radicalmente nuovo a una percezione di affidabilità e familiarità già radicata nel pubblico.

La scelta di Renault di aprire il proprio ecosistema tecnologico a un concorrente diretto, d'altro canto, riflette una visione pragmatica delle sfide contemporanee, dove la condivisione di costosi sviluppi diventa quasi un imperativo per restare competitivi in un panorama europeo sempre più affollato di offerta elettrica.

Questo accordo, pertanto, disegna una geografia inedita delle alleanze nel settore, dimostrando come le priorità strategiche possano talvolta superare le tradizionali barriere competitive. lastampa +3