Umberto Tozzi, Gloria, musical, casting, teatro, regia, Andrea Maia, Toni Fornari, direzione musicale, ottobre 2026, tour addio
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Redazione Cultura e Spettacolo
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Umberto Tozzi porta il suo repertorio a teatro con "Gloria – Il Musical". Il progetto, in arrivo nell'ottobre 2026, darà un volto alla protagonista del celebre brano. Aperte le selezioni per il cast.
ilmessaggero
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Il suono che da oltre quattro decenni risuona negli stadi e nelle radio di mezzo mondo, quel nome in tre sillabe che è diventato un inno collettivo, si prepara a prendere una forma concreta.
Umberto Tozzi, il cui legame con la musica italiana è ormai parte del patrimonio comune, ha infatti deciso di dare vita a “Gloria – Il Musical”, la prima produzione teatrale interamente costruita sul suo vasto repertorio.
L’operazione, che segna una nuova fase professionale per l’artista torinese proprio mentre è impegnato nell’ultimo tour concertistico della sua carriera, avrà il suo debutto nei maggiori teatri italiani a partire dall’ottobre 2026, sotto la direzione musicale dello stesso Tozzi e con la regia di Andrea Maia, anche produttore, e Toni Fornari. spettacolo +3
Dare un volto a un suono
«Sono felice di annunciare l’inizio di un progetto speciale, costruito attorno ai brani che hanno accompagnato tutta la mia vita», ha dichiarato Tozzi, spiegando come l’idea ruoti attorno a un’assenza da colmare. Perché Gloria, come ha rivelato il cantautore, non è mai stata una persona reale.
«Non esisteva una Gloria vera, non l’ho mai conosciuta. Gloria era un suono», ha raccontato, sottolineando come l’emozione stia proprio nel vedere finalmente creata un’intera esistenza per quel nome. «Mi emoziona pensare che oltre a un volto, non ho mai immaginato nemmeno il colore dei capelli, vedrò creata anche la vita di questa ragazza».
Da ieri sono ufficialmente aperti i casting per trovare l’interprete che dovrà incarnare la protagonista, un percorso di selezione che mira a individuare non solo una voce ma un’attrice in grado di dare spessore a un personaggio fino a oggi evanescente. ilmattino +3
Un racconto universale attraverso le canzoni
Il musical, secondo le intenzioni dei registi, sarà rivolto a un pubblico ampio, trattando temi universali come l’amore, l’amicizia, la passione e la tenacia nel trovare il proprio posto nel mondo.
La struttura narrativa si fonderà su una selezione di circa venti brani tratti dalla lunga carriera di Tozzi, che andranno a formare non soltanto la colonna sonora ma parte integrante dei dialoghi stessi, i quali includeranno alcuni versi delle canzoni.
Accanto al Titolo omonimo, saranno quindi presenti successi come “Ti amo”, “Stella stai”, “Il grido” e “La notte rosa”, quest’ultima che dà il titolo proprio al tour di addio ai concerti dell’artista, creando un ponte ideale tra la fase che si chiude e quella che si apre. ilmohicano +3
Un percorso tra memoria e nuove sfide
L’annuncio del progetto giunge in un momento di transizione, che Tozzi vive con un atteggiamento di apertura verso il futuro, senza nostalgie retrospettive.
Tra gli aneddoti del passato che riaffiorano, c’è quello che lo lega a Charlene Wittstock, la futura principessa di Monaco, la quale, dopo averlo conosciuto prima delle nozze con il principe Alberto, gli confessò il suo amore per “Ti amo” – brano ascoltato nella versione di un gruppo sudafricano – e gli fece una promessa: «Se un giorno lo sposerò, tu verrai a cantare al nostro matrimonio».
Sono esperienze, queste, che testimoniano la penetrazione trasversale della sua musica, capace di toccare ogni genere di ascoltatore, dai palchi più popolari alle corti principesche.
Ora, la sfida è trasferire quella stessa potenza comunicativa sulla scena teatrale, costruendo uno spettacolo che, partendo da un semplice suono, ambisca a raccontare una storia completa e riconoscibile, nella quale molti possano rispecchiarsi. repubblica +3




