Time: l’intelligenza artificiale è la persona dell’anno 2025
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Redazione Economia
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Non è un volto noto, né un leader politico, eppure la sua influenza, secondo la rivista Time, definisce il nostro presente più di chiunque altro. Per la prima volta, il riconoscimento di "Persona dell’Anno" va a un’entità non umana: l’intelligenza artificiale.
Una scelta che, lungi dall’essere astratta, fotografa il punto di non ritorno raggiunto da una tecnologia che ormai struttura le nostre giornate, dalle ricerche online alle decisioni aziendali, fino alle modalità con cui creiamo contenuti o affrontiamo problemi complessi.
La redazione del prestigioso magazine, che pure include tra le persone dell'anno anche gli "architetti" di questi sistemi, ha voluto sottolineare come l’AI, nel bene e nel male, sia divenuta un agente di trasformazione pervasivo e inevitabile, capace di ridisegnare confini che si credevano stabili. ilgiornale +2
Le due copertine e un simbolo potente
Per accompagnare una decisione così significativa, Time ha optato per due copertine, entrambe cariche di riferimenti simbolici. Una di queste riprende in modo esplicito la celebre fotografia degli operai sul grattacielo in costruzione a New York, scattata negli anni Trenta.
In quella immagine iconica, gli "architetti" dell’era industriale, ritratti mentre pranzavano sospesi nel vuoto, rappresentavano il coraggio e l’ambizione di un’epoca. Oggi, in quella stessa posa, compaiono le figure dei ricercatori e degli innovatori che hanno costruito le fondamenta dell’intelligenza artificiale moderna.
È un parallelismo storico che non sfugge a nessuno: se allora si edificavano cattedrali di acciaio e vetro, oggi si erigono strutture digitali altrettanto imponenti, le cui regole e i cui effetti, però, sono ancora in gran parte da esplorare e comprendere appieno. ilgiornaleditalia +2
Una presenza ormai quotidiana e i numeri in Italia
La scelta del magazine statunitense non nasce da una fascinazione futuribile, ma dalla constatazione di una penetrazione ormai capillare.
L’articolo che accompagna la copertina descrive un mondo in cui l’AI "influenza, nel bene e nel male, le nostre vite", toccando ogni ambito, dalla ricerca scientifica alla politica internazionale, passando per la cultura e i consumi.
Un dato, tra i tanti, basta a rendere l’idea di questa accelerazione: si stima che in Italia gli utenti regolari di strumenti come ChatGPT siano circa cinque milioni, una cifra che si è triplicata nel giro di un solo anno e che è destinata, con ogni probabilità, a crescere ancora.
Questa rapida adozione, che non conosce soste, dimostra come la tecnologia sia uscita dai laboratori per diventare uno strumento di lavoro e di relazione per una fetta significativa della popolazione. ilgiornale +2
Le domande aperte di una rivoluzione
Celebrare l’intelligenza artificiale come persona dell’anno, ovviamente, non significa ignorare il dibattito intenso che la circonda. La stessa definizione di Time, del resto, racchiude in sé una dualità riconosciuta, quella tra le immense opportunità e gli interrogativi etici e pratici che solleva.
La rivoluzione in atto, che ridefinisce processi economici e abitudini sociali, porta con sé questioni cruciali sul futuro del lavoro, sulla distribuzione della ricchezza, sull’affidabilità delle informazioni e sui nuovi equilibri di potere.
Sono nodi che la società nel suo insieme è chiamata a sciogliere, mentre la tecnologia continua la sua corsa, dimostrando di essere ormai molto più di un semplice strumento: un vero e proprio ambiente in cui viviamo. ilgiornaleditalia +2




