Influenza, il virus non guarda l'età: mentre i casi salgono, l'allarme arriva dagli ospedali

Influenza, il virus non guarda l'età: mentre i casi salgono, l'allarme arriva dagli ospedali
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SALUTE

Redazione Salute Redazione Salute   -   Contrariamente a una percezione diffusa, che tende a considerarla un malanno stagionale di modesta entità, l'influenza dimostra una capacità patogena insidiosa e potenzialmente sistemica.

Il virus, infatti, non si limita a colpire le vie respiratorie, ma può estendere i suoi effetti a diversi organi, manifestandosi in forme cliniche gravi anche in individui giovani e privi di patologie pregnote.

È questo il quadro clinico preoccupante sottolineato da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'Irccs San Martino di Genova, che ha recentemente segnalato il caso di un ventenne ricoverato per una miocardite e una pericardite insorte come complicanza di un'infezione da virus H3N2, il sottotipo attualmente più circolante.

Un episodio che, da solo, basta a sfatare il luogo comune secondo il quale le conseguenze severe sarebbero appannaggio esclusivo delle fasce di popolazione più anziane o fragili. genovaquotidiana

Il picco contagia e mette sotto pressione il territorio

La virulenza del fenomeno trova un riscontro puntuale nei numeri della sorveglianza epidemiologica, che disegnano una curva in rapida ascesa in diverse aree del paese.

Nel Sannio, per esempio, si registra un picco di contagi tale da generare una corsa ai vaccini, con i medici di famiglia che richiedono dosi supplementari alle Asl di competenza; queste ultime, dal canto loro, hanno già acquisito decine di migliaia di fiale per far fronte alla campagna vaccinale.

I dati nazionali, elaborati dalla rete di sorveglianza RespiVirnet dell'Istituto Superiore di Sanità, confermano un trend in crescita, con una stima di milioni di infezioni dall'inizio della stagione e un'incidenza particolarmente elevata tra i bambini al di sotto dei quattro anni.

La diffusione appare marcata in regioni come la Sardegna, la Campania e la Lombardia, delineando una geografia del contagio che impone una gestione attenta e capillare. genovaquotidiana

La sintomatologia si evolve e richiede attenzione

Oltre all'espansione territoriale, gli esperti segnalano anche peculiarità nella manifestazione clinica dell'infezione.

Alcuni di essi, tra i quali figura nuovamente il virologo Bassetti, osservano come la cosiddetta "super influenza" possa presentare un andamento bifasico della febbre, con un primo picco molto elevato seguito da un apparente miglioramento e da una successiva ricaduta.

Questa dinamica, se non adeguatamente compresa, può portare a errori nella gestione terapeutica domiciliare, spingendo verso un uso improprio di farmaci o alla sottovalutazione di segnali che invece richiederebbero un consulto medico.

La corretta interpretazione dei sintomi, quindi, diventa un elemento cruciale per evitare che casi potenzialmente complicati degenerino, finendo per sovraccaricare ulteriormente i servizi sanitari. genovaquotidiana

L'appello dalla prima linea: usare il pronto soccorso con giudizio