Mourinho riporta il Benfica alla vittoria e silenzia le critiche, Napoli in bilico in Champions
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Redazione Sport
-
José Mourinho, che in questa nuova fase della sua carriera sulla panchina del Benfica ha spesso sottolineato come i microfoni siano per lui un'opportunità più che un obbligo, ha saputo trasformare una conferenza stampa post-partita in una magistrale lezione di comunicazione.
Dopo il netto 2-0 rifilato al Napoli in Champions League, una vittoria che vale più sul piano psicologico che in termini puramente tabellari, l'allenatore portoghese ha infatti impugnato le parole con la precisione di chi conosce esattamente il peso di ogni sillaba.
Senza bisogno di alzare la voce, come notato dagli osservatori, ha utilizzato un approccio chirurgico, rimettendo in discussione quelle critiche che, nelle settimane precedenti, erano piovute sia sulla sua figura che sulle prestazioni della sua squadra.
Un'operazione di sottile ironia e di rivendicazione, che ha saputo spostare l'attenzione dalla mera cronaca del match a una riflessione più ampia sul rapporto, spesso conflittuale, tra una guida tecnica e l'ambiente esterno. napolipiu +3
Il racconto tattico di una sconfitta
La partita, giocata allo stadio da Luz, ha visto un Benfica superiore in pressoché ogni reparto, capace di imporre un ritmo serrato che il Napoli non è riuscito a contrastare con la consueta energia.
Come ha osservato l'allenatore Bortolo Mutti analizzando l'incontro, la squadra di Antonio Conte è parsa visibilmente affaticata, forse anche a causa di un turnover non sufficientemente ampio in un calendario così fitto di impegni.
Mourinho, dal canto suo, ha impostato i suoi uomini per spingere con aggressività nel centrocampo, mettendo in luce le difficoltà degli azzurri nel contenere senza giocatori di rottura come Anguissa e Lobotka.
Una stanchezza atletica e mentale che ha reso gli uomini di Conte opachi e prevedibili, costretti a subire le iniziative degli avversari sin dal primo fischio; al dodicesimo minuto, peraltro, solo l'intervento di Milinkovic-Savic su Ivanovic aveva impedito al Benfica di passare in vantaggio, con Aursnes che poi aveva concluso fuori sulla respinta. calcionapoli24 +3
Rios trascina, il Napoli rischia il peggio
A sigillare la serata sono stati i gol del Benfica, con Richard Rios, giocatore a lungo corteggiato dalla Roma nella passata sessione di mercato, a emergere come trascinatore. La sua prestazione ha incarnato la differenza tra le due squadre in campo, confermando le attese che lo vedevano uno dei nomi più interessanti del calciomercato estivo.
Per il Napoli, invece, questa sconfitta rappresenta una battuta d'arresto particolarmente pesante nel percorso europeo, dopo l'iniziale e convincente vittoria interna contro il Qarabag.
Con solo sette punti in classifica e il ventitreesimo posto in graduatoria, la squadra partenopea si ritrova ora con un esiguo margine di un solo punto sulla zona che condurrebbe ai playoff, vedendo così compromesso in maniera seria il proprio cammino nella competizione. gazzetta +3
Le reazioni e il peso della classifica
La delusione per il risultato e per la prestazione è palpabile nell'ambiente napoletano, dove si comincia a percepire la concretezza di una situazione difficile da gestire. L'allarme è stato lanciato senza mezzi termini, sottolineando come la strada per evitare una clamorosa eliminazione dalla fase a gironi sia ormai in salita.
Questa sconfitta, che assegna a Mourinho la vittoria nella sfida in panchina contro Antonio Conte, non è dunque un semplice episodio negativo, ma un evento capace di alterare gli equilibri e le prospettive di una stagione.
Mentre il Benfica celebra una serata di unità e reazione, il Napoli è costretto a fare i conti con un rendimento al di sotto delle aspettative e con una classifica che, a questo punto, non ammette più errori. quotidiano +3




