Ballando con le Stelle, i voti sospetti che hanno portato all'esclusione di Nancy Brilli

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Redazione Cultura e Spettacolo Redazione Cultura e Spettacolo   -   La semifinale di Ballando con le Stelle si è conclusa con un'ondata di polemiche che, superando i confini della pista da ballo, hanno investito il meccanismo stesso del televoto.

Al centro della bufera, come riportato da alcune testate, finisce il nome di Nancy Brilli, la cui permanenza nel programma è stata messa in discussione non da una semplice preferenza del pubblico, bensì da un'ingerenza esterna e fraudolenta.

Il sistema di monitoraggio della trasmissione, infatti, avrebbe intercettato e successivamente annullato una massa considerevole di voti, stimabile attorno alle sessantamila unità, perché ritenuta del tutto artificiale. ilgiornale +3

Il meccanismo di controllo e i profili falsi

Quello che è emerso dalle ricostruzioni, e che costituisce il cuore tecnico della vicenda, riguarda l'origine di quei consensi. I voti invalidati proverrebbero, in sostanza, non da persone fisiche ma da una rete di profili falsi e da account sospetti, spesso gestiti da bot automatizzati programmati per alterare l'esito della competizione.

Un meccanismo di distorsione che, sebbene non sia nuovo nell'ecosistema dei talent show a votazione popolare, nel caso specifico del programma di RaiUno viene sistematicamente bloccato dai filtri predisposti dalla produzione.

La stessa procedura di controllo si applica, del resto, anche ai like e ai commenti sui social network del programma, dove spesso si registrano interventi entusiastici ma privi di un utente reale alle spalle. ilmessaggero +3

Le conseguenze della frode e le reazioni

L'effetto pratico di questa manipolazione è stato diretto e irrevocabile: la cancellazione di quel blocco di preferenze ha privato Nancy Brilli del sostegno necessario per superare la prova, decretandone di fatto l'eliminazione.

Una conseguenza che, se da un lato dimostra l'efficacia dei protocolli di sicurezza, dall'altro ha inevitabilmente spostato il focus del dibattito.

L'attenzione pubblica, invece di concentrarsi sul tentativo di truffare il televoto, si è riversata con veemenza sulla giurata popolare Rossella Erra, chiamata in causa per la sua decisione durante la puntata e diventata, suo malgrado, il bersaglio di una valanga di insulti e minacce sui social network. comingsoon +3

La difesa della giurata e il chiarimento sulla dinamica

La stessa Erra, ospite in un altro programma televisivo, ha portato alla luce il peso di quelle giornate, segnate da un odio social tanto gratuito quanto feroce, scatenato da una scelta compiuta nell'ambito del suo ruolo.

Tuttavia, le ricostruzioni indicano che la verità dei fatti sarebbe molto più lineare e meno drammatica di quanto la polemica abbia lasciato intendere.

A eliminare la concorrente non sarebbe stata la volontà di una singola persona, ma il rigido e automatico funzionamento del meccanismo di voto, progettato per annullare qualsiasi tentativo di alterazione.

Quel che resta, oltre alle polemiche, è la fotografia di un sistema che, mentre cerca di garantire la regolarità della competizione, deve fare i conti con le sue vulnerabilità e con le reazioni, spesso scomposte, che un suo corretto funzionamento può innescare. comingsoon +3