Spari nella notte a Napoli, nuovi bossoli in piazza Carolina dopo il raid in vico Limoncello

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Redazione Interno Redazione Interno   -   La sequenza di violenze armate che sta insanguinando Napoli non conosce, almeno per ora, soluzione di continuità.

Mentre la città, per nulla sopita, doveva ancora metabolizzare l'esplosione di un ordigno davanti a una pizzeria nella periferia di San Pietro a Patierno e, quasi in contemporanea, i quattro colpi di pistola esplosi nel dedalo di vico Limoncello, nel cuore storico dei Decumani, un nuovo allarme ha squarciato il silenzio notturno.

L'episodio, che si è consumato nelle prime ore, ha riportato la paura in uno dei salotti buoni della città, a pochi passi da piazza del Plebiscito, dimostrando come la geografia delle intimidazioni sia volutamente ampia e trasversale. virgilio +3

Il nuovo episodio tra via Chiaia e piazza Carolina

Sono state le chiamate allarmate di alcuni residenti, colti da un comprensibile terrore, a richiamare alle due di notte le volanti della polizia di Stato verso l'incrocio tra via Chiaia e piazza Carolina. Gli agenti, giunti sul posto, hanno rinvenuto diversi bossoli, muta testimonianza di un'azione criminale compiuta con fredda determinazione.

L'area, normalmente votata alla vita mondana e allo shopping di lusso, è stata così trasformata in una scena del crimine, sigillata per i rilievi di rito dagli investigatori. Il fatto, per la sua ubicazione, assume inevitabilmente un forte valore simbolico, segnalando una sfida alle istituzioni che presidiano i luoghi più rappresentativi. ilmattino +3

Il precedente raid nel cuore dell'Anticaglia

Poche ore prima, un'azione analoga aveva già scosso il centro storico, in una zona dalle mille contraddizioni. In vico Limoncello, a ridosso della strada dell'Anticaglia, i carabinieri del nucleo radiomobile e della pattuglia mobile erano intervenuti poco prima delle due dopo le segnalazioni di spari.

La ricostruzione, ancora in fase iniziale, indica che i colpi siano partiti dall'androne di un palazzo, un luogo di passaggio che diventa, in queste dinamiche, teatro di minaccia.

La scelta di un simile contesto, dove la vita di quartiere scorre intensa tra bassi, studenti e attività commerciali, amplifica il senso di insicurezza tra la gente comune, che si ritrova coinvolta suo malgrado. ilroma +3

La complessità di un tessuto urbano sotto pressione

Il vicolo teatro del primo episodio, vico Limoncello, si insinua in una parte del centro storico che resiste alla standardizzazione turistica. Qui, l'antico convive con il precario, e l'eccellenza accademica, come quella rappresentata dal vicino chiostro di Santa Patrizia, fa da contraltare alla durezza della vita quotidiana.

È in questo crogiolo, dove le anime della città si mescolano, che la violenza ha scelto di manifestarsi, utilizzando il rumore delle armi come linguaggio primario.

Gli investigatori sono ora al lavoro per collegare i puntini di queste azioni, analizzando i reperti balistici e le immagini delle telecamere di sorveglianza, mentre il precedente ferimento di una studentessa, colpita in casa da un proiettile vagante durante una sparatoria tra vicoli, resta a monito delle tragiche conseguenze che simili episodi possono generare. ilmattino +3