Borse europee positive, si guarda ai prossimi meeting delle banche centrali

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   Un vento di ottimismo, che spira da Ovest, ha sollevato i listini del Vecchio Continente nell'ultima seduta della settimana, trascinando anche Piazza Affari in un territorio positivo.

La spinta decisiva, come spesso accade, è arrivata da Wall Street, dove l'S&P 500 ha sigillato la notte sui massimi storici, un traguardo che di per sé basta a riequilibrare gli umori degli investitori.

L'indice di riferimento, infatti, ha beneficiato di un quadro monetario percepito come sempre più accomodante, dopo le parole rassicuranti della Federal Reserve. borsaitaliana +3

Il quadro macroeconomico e il caso britannico

Sul fronte dei dati economici, che qualcuno di essi abbia mostrato crepe non sembra per ora turbare più di tanto gli operatori, i quali appaiono concentrati sul sentiero futuro della politica monetaria. Un esempio lampante arriva dal Regno Unito, dove i numeri di ottobre hanno presentato un doppio volto.

Da un lato, la produzione industriale ha registrato un incoraggiante +1,1% su base mensile, trainata in particolare dal settore automobilistico; dall'altro, e qui sta la nota dissonante, il Pil mensile ha invece segnato una flessione inattesa dello 0,1%, imputabile principalmente ai cali di output registrati nei servizi e nelle costruzioni.

Una divergenza, questa, che i mercati hanno per il momento scelto di archiviare, preferendo guardare altrove. internews24 +3

La mossa della Fed e gli effetti sui cambi

L'altrove, in questa giornata, ha un nome preciso: il terzo taglio consecutivo dei tassi d'interesse operato dalla banca centrale americana. La mossa, che ha portato il costo del denaro ai livelli più bassi degli ultimi tre anni, è stata accolta con favore perché non accompagnata da quei toni restrittivi che gli analisti definiscono "da falco".

Il governatore Powell, evitando di chiudere la porta a ulteriori manovre espansive, ha anzi lasciato intendere la possibilità di un nuovo taglio nel 2026, prospettando uno scenario di denaro a buon mercato che alimenta la ricerca del rendimento.

Tale dinamica si è riflessa immediatamente sul cambio, con l'euro che si è apprezzato sul dollaro raggiungendo livelli che non si vedevano da ottobre, mentre tra le materie prime il petrolio ha colto l'occasione per un deciso rimbalzo. rainews +3

Lo scenario europeo e i settori in movimento

In questo clima, le principali piazze finanziarie europee hanno dunque chiuso la settimana a testa alta. Francoforte ha guadagnato lo 0,5%, Londra lo 0,4% e Parigi uno più modesto ma pur sempre positivo 0,2%.

A Milano, il Ftse Mib ha messo a segno un rialzo dello 0,7%, performance in cui si è distinta in particolare Lottomatica, il cui Titolo ha scattato nettamente in avanti.

Toniche anche le banche, con UniCredit in prima fila tra i valori più apprezzati, a dimostrazione di come il settore finanziario possa beneficiare di un orizzonte di tassi stabilmente più bassi.

Gli investitori, a questo punto, sembrano già proiettarsi sui prossimi appuntamenti, con gli occhi puntati sui meeting delle altre banche centrali e sui dati macroeconomici della prossima settimana, nella speranza che confermino la direzione intrapresa. corriere +3