Il filo nascosto tra la bocca e il cuore: perché la prevenzione orale è un salvavita
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Redazione Salute
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Quando si parla di salute, spesso si considera ogni parte del Corpo come un compartimento stagno, un'unità a sé stante che, nel bene o nel male, non influenza le altre. Questa visione, però, è ormai superata da una mole crescente di evidenze scientifiche che mostrano, al contrario, quanto le connessioni siano profonde e pericolose se trascurate.
Prendiamo il caso delle infezioni del cavo orale, quelle gengivali o dentali che, se non affrontate con tempestività e competenza, come sottolinea Massimo Gaggero, Vicepresidente ANDI Liguria e Presidente dell'Albo Odontoiatri di Genova, possono trasformarsi da un problema locale in una seria minaccia per l'intero organismo. healthdesk +3
Un comitato per una missione nazionale
Proprio per colmare un divario conoscitivo ancora troppo ampio – si stima infatti che l'85% degli italiani abbia problemi di salute orale, mentre molti ignorano le ripercussioni sistemiche – è nato il Comitato Scientifico Multidisciplinare per la Salute Orale e Sistemica.
Questo organismo permanente, che vede la luce sotto l'egida della Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche, non è un semplice tavolo di discussione, bensì un'alleanza strategica.
Riunisce, oltre a FISM, due atenei di primissimo piano come la Sapienza Università di Roma e l'Università Cattolica del Sacro Cuore, insieme a una vasta schiera di clinici e opinion leader, con il professor Enrico Gherlone, consigliere del ministro della Salute per l'odontoiatria, nel ruolo di major advisor. dire +3
I numeri di un'ignoranza pericolosa
I dati sulla consapevolezza degli italiani sono, in questo senso, piuttosto eloquenti e rivelano una lacuna informativa che ha il sapore di un rischio sanitario trascurato.
Ben l'88% della popolazione, per fare un esempio, non è a conoscenza del nesso che lega la salute della bocca a quella cognitiva, mentre il 74% ignora la connessione con il diabete.
C'è poi chi, quasi sei su dieci, non sospetta minimamente le ripercussioni sulle malattie respiratorie e una fetta consistente, il 49%, non collega i disturbi del cavo orale a quelli cardiovascolari, nonostante quest'ultimo sia uno dei legami più studiati e accertati dalla letteratura medica internazionale. laprovinciacr +3
Investire sulla prevenzione per salvaguardare il sistema
L'obiettivo dichiarato del neonato comitato, pertanto, va ben oltre la promozione di una corretta igiene dentale in sé, per quanto essa sia fondamentale.
Si punta, in realtà, a fare della prevenzione delle patologie orali una vera e propria priorità di salute pubblica a livello nazionale, un investimento strategico che, se ben calibrato, potrebbe alleggerire il carico sul Sistema sanitario nel suo complesso.
L'approccio multidisciplinare, che unisce competenze diverse attorno allo stesso tavolo, è la risposta più logica a una realtà clinica dove i confini tra specialità si fanno sempre più labili, dimostrando che un dente malato o una gengiva infiammata possono essere, e spesso sono, l'inizio di un percorso che conduce a problemi di ben altra portata. healthdesk +3




