Google lancia Disco, il browser che con l'intelligenza artificiale crea app dalle schede aperte
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Redazione Scienza e Tecnologia
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Mentre il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, affronta le prime sfide del suo mandato, in un altro angolo della Silicon Valley, Google continua silenziosamente a ridisegnare i confini del digitale, operando con una libertà che suscita poche obiezioni pubbliche.
L'ultimo passo in questa direzione arriva da Google Labs, il celebre laboratorio sperimentale, che ha presentato Disco, un progetto destinato a scardinare la nostra percezione della navigazione in rete.
Questo non è un semplice aggiornamento di Chrome, bensì un browser concepito da zero, il cui cuore pulsante è l'intelligenza artificiale, che promette di trasformare il caos delle schede aperte in strumenti di lavoro organizzati e dinamici.
Un'evoluzione, o forse una rivoluzione, che segue di poco l'introduzione di AI Overview e AI Mode nei motori di ricerca, e che dimostra come la compagnia di Mountain View intenda plasmare ogni interazione utente-macchina attraverso i suoi modelli generativi. smartworld +2
GenTabs, il cuore del progetto: dalle schede all'applicazione interattiva
La vera novità di Disco, quella che lo differenzia da qualsiasi altra proposta sul mercato, si chiama GenTabs. Immaginiamo di aver aperto decine di pagine per organizzare un viaggio, consultando orari, recensioni di hotel, mappe e previsioni del tempo: una situazione comune, che genera confusione e dispersione.
Ecco, GenTabs interviene proprio lì, analizzando quel gruppo di schede attraverso la potenza di Gemini 3, l'ultima evoluzione del modello di IA di casa Google.
La funzione, partendo da quel materiale grezzo e dalle conversazioni che l'utente ha con il chatbot integrato, è in grado di generare un'applicazione web interattiva e personalizzata, che raccoglie e sintetizza tutte quelle informazioni in un'unica interfaccia coesa.
Un processo che non richiede alcuna competenza tecnica, né tanto meno di programmazione, delegando alla macchina il compito di strutturare i dati che noi abbiamo faticosamente raccolto. multiplayer +2
Un browser per gestire la complessità, dalla pianificazione di viaggi allo studio
Lo scopo dichiarato di Disco è quello di semplificare la gestione di attività complesse, offrendo un assistente costante capace non solo di rispondere a domande, ma di costruire attivamente l'ambiente di lavoro digitale.
Il browser, infatti, non si limita a ospitare GenTabs, ma analizza costantemente le schede aperte per offrire suggerimenti contestuali, fungendo da regista invisibile della nostra navigazione.
Se da un lato la creazione di "app istantanee" da un insieme di pagine web rappresenta la funzione più eclatante, dall'altro l'intero ecosistema è progettato per aiutare l'utente a orientarsi in progetti articolati, che si tratti appunto di pianificare un itinerario di vacanza o di strutturare un programma di studio universitario, agendo da intermediario intelligente tra la moltitudine di fonti online e la nostra necessità di ordine. smartworld +2
La mutazione costante del web e il silenzio che l'accompagna
Quello che colpisce, osservando il lancio di strumenti come Disco, è il ritmo incalzante con cui Google sta ridefinendo le fondamenta stesse del web, un'operazione che procede senza incontrare una resistenza significativa.
La trasformazione di una semplice scheda del browser, l'unità base della navigazione per decenni, in un'applicazione generativa su richiesta, segna un salto concettuale notevole.
Il web, da rete di documenti interconnessi, diventa sempre di più una piattaforma fluida e reattiva, modellata in tempo reale dall'intelligenza artificiale secondo le esigenze del momento.
Disco, con il suo approccio radicale, incarna questa transizione, spostando il fulcro dall'esplorazione passiva di contenuti esistenti alla creazione attiva di nuovi strumenti contestuali, il tutto all'interno di un ambiente browser che assimila e rielabora continuamente il materiale che gli forniamo. ilsoftware +2
