Myanmar, attacco aereo su ospedale a Mrauk U mentre si avvicinano le elezioni

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Redazione Esteri Redazione Esteri   -   Un attacco aereo condotto dalle forze militari del Myanmar ha colpito un ospedale generale nella città di Mrauk U, nello Stato di Rakhine, causando una strage che, secondo le prime ricostruzioni, ha lasciato sul terreno decine di vittime.

L’episodio, che ha provocato almeno trentaquattro morti e una settantina di feriti, si inserisce in un quadro di escalation militare in diverse regioni del paese, soprattutto in quelle a maggiore presenza di gruppi armati etnici, a poche settimane dal voto previsto per la fine del mese.

La dinamica, ricostruita attraverso la testimonianza di un operatore umanitario presente sul campo, vede il bombardamento come un atto deliberato in una zona contesa, dove l’Arakan Army esercita un controllo pressoché totale da tempo antecedente al colpo di stato che ha rovesciato il governo civile. ildolomiti +3

La ricostruzione dei fatti e la reazione sul campo

Wai Hun Aung, operatore umanitario che ha fornito il primo allarme alla stampa internazionale, ha definito senza mezzi termini “terribile” la situazione creatasi dopo il raid aereo, avvenuto in serata contro la struttura sanitaria.

Le sue parole, riportate dall’agenzia Askanews, dipingono un quadro di caos e di sofferenza, con i soccorritori alle prese con un bilancio che, seppur provvisorio, appare già di proporzioni drammatiche.

Alcuni di essi, tra l’altro, temono che il numero dei deceduti possa crescere ulteriormente a causa della gravità delle condizioni in cui versano molti dei ricoverati.

L’attacco, peraltro, non rappresenta un evento isolato ma l’apice di una campagna offensiva che l’esercito ha intensificato in vista della scadenza elettorale, concentrandosi particolarmente nelle aree in cui la resistenza armata è più radicata e organizzata. vaticannews +3

Il contesto geopolitico e il conflitto nello Stato di Rakhine

Lo Stato di Rakhine, teatro dell’incursione, è una regione strategicamente cruciale e storicamente instabile, situata nella parte occidentale del paese al confine con il Bangladesh.

Qui opera da anni l’Arakan Army, un gruppo armato che combatte per una maggiore autonomia e che, negli ultimi tempi, ha esteso notevolmente la sua influenza territoriale, divenendo uno dei principali antagonisti della giunta al potere.

È proprio in simili zone, dove il controllo della giunta è più contestato, che la guerra civile ha conosciuto una recrudescenza di violenza, con operazioni aeree e terrestri che sempre più frequentemente coinvolgono obiettivi civili.

L’ospedale di Mrauk U, in particolare, sorge in un’area che è sotto il ferreo controllo della milizia etnica, fatto che lascia presupporre come il bombardamento risponda a una precisa strategia di pressione militare. mediaset +3

Le implicazioni dell’evento nel periodo pre-elettorale

L’avvicinarsi delle elezioni, previste per la fine del mese, sta acuendo gli scontri in tutto il Myanmar, trasformando il periodo pre-voto in una fase di conflitto aperto e generalizzato.

L’offensiva lanciata dall’esercito, della quale l’attacco all’ospedale costituisce l’episodio più sanguinoso degli ultimi giorni, mira a consolidare il potere della giunta attraverso una dimostrazione di forza nei territori ribelli.

Tale dinamica, però, lungi dallo stabilizzare il paese, rischia di innescare un circolo vizioso di violenza, approfondendo le fratture etniche e politiche e minando alla base qualsiasi prospettiva di un processo elettorale credibile e pacifico.

Gli osservatori internazionali, del resto, seguono con apprensione l’evolversi della situazione, consci del fatto che episodi di questa gravità rendono sempre più remota una soluzione negoziale al conflitto. mediaset +3