La sanità astigiana brilla in cardiologia, chirurgia oncologica e prevenzione
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Redazione Salute
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Il report dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha recentemente fotografato le performance del sistema ospedaliero italiano, fornendo un quadro articolato nel quale, al di là delle classifiche generali, emergono realtà che eccellono in specifici settori.
È il caso dell'Asl di Asti e del suo ospedale Cardinal Massaia, i cui risultati, seppur non collocandoli nella fascia più alta della graduatoria complessiva, ne delineano un profilo di assoluto rilievo per aree tematiche ben precise.
Un aspetto, questo, che merita di essere approfondito, poiché restituisce l'immagine di una struttura capace di distinguersi per qualità in campi cruciali della medicina. lanuovaprovincia +3
I punti di forza: un "poker" di reparti d'eccellenza
Le analisi dell'Agenas, infatti, assegnano all'ospedale di Asti quelle che possono essere definite come vere e proprie promozioni in almeno quattro ambiti fondamentali.
A ricevere il plauso degli indicatori di performance, come evidenziato dal report, sono stati principalmente i settori della chirurgia oncologica e di quella generale, ai quali si affiancano l'ambito cardiocircolatorio e quello ginecologico, con particolare riferimento al percorso nascita.
Questi dati, che sottolineano l'alta qualità delle cure offerte in frangenti delicati e spesso decisivi per l'esito delle terapie, costituiscono un attestato di fiducia per la popolazione che a quel presidio si affida. piacenza24 +3
Il primato nazionale nello screening mammografico
Oltre alle performance cliniche nei reparti, l'Asl di Asti vanta un risultato di straordinario valore nell'ambito della prevenzione, dove si è aggiudicata un riconoscimento di portata nazionale.
Secondo i dati riferiti al 2024, l'Azienda Sanitaria Locale astigiana risulta infatti la prima in Italia per l'adesione allo screening per la prevenzione del tumore alla mammella. Considerando una popolazione bersaglio annua di 12.482 donne, l'Asl ne ha invitate ben 13.887, riuscendo a far presentare agli appuntamenti 10.295 di loro.
Questo sforzo organizzativo e di sensibilizzazione ha portato a coprire l'82,5% dei soggetti considerati nella fascia a rischio, una percentuale che rappresenta un vero e proprio record e che supera quella di tutte le altre realtà sanitarie del Paese. lastampa +3
Il contesto piemontese e il valore della specializzazione
Il panorama regionale, peraltro, si conferma vivace e competitivo, con altre Asl piemontesi che ottengono risultati degni di nota.
Nella stessa classifica dedicata alla prevenzione, l'Asl di Alessandria si è distinta come la prima in Piemonte per l'adesione complessiva agli screening, posizionandosi davanti ad Asti e all'Asl 1 di Cuneo, e raggiungendo addirittura il primo posto a livello italiano per lo screening del colon-retto.
Sul versante ospedaliero, infine, è l'ospedale di Savigliano ad aver superato la soglia dell'eccellenza in otto aree valutate.
Questo mosaico di eccellenze, nel quale Asti spicca per cardiologia, chirurgia e prevenzione senologica, dimostra come il valore di una struttura non si misuri esclusivamente attraverso una classifica unitaria, ma possa essere colto anche nella sua capacità di garantire, in settori nevralgici, prestazioni di altissimo livello. lanuovaprovincia +3




