Turisti stranieri negli Stati Uniti, la nuova frontiera del controllo passa dai social media

Turisti stranieri negli Stati Uniti, la nuova frontiera del controllo passa dai social media
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ESTERI

Redazione Esteri Redazione Esteri   -   L’amministrazione del presidente Donald Trump, attraverso l’Agenzia per la protezione delle frontiere (CBP), ha depositato una proposta sul Federal Register che, se confermata al termine del periodo di consultazione pubblica, rivoluzionerà gli ingressi nel Paese.

La misura, che si inserisce nel solco della politica di “controllo estremo” (“extreme vetting”) perseguita dal Dipartimento della Sicurezza Interna (Dhs), estende obblighi fino ad oggi riservati ai richiedenti visto a tutti i viaggiatori, compresi quelli provenienti dai quarantadue Stati aderenti al Visa Waiver Program, tra cui figurano l’Italia, la Germania e il Regno Unito. ildolomiti

Una richiesta di accesso senza precedenti

La novità più rilevante, che ha già cominciato a generare reazioni concrete tra i potenziali visitatori, consiste nell’obbligo di dichiarare e rendere accessibili alle autorità statunitensi tutti gli account sui social media utilizzati nei cinque anni precedenti la domanda.

Una richiesta che, come sottolineano alcune agenzie di viaggio interpellate, sta già portando decine di gruppi di turisti europei a rinunciare ai programmi nelle prossime settimane, in uno stato di comprensibile smarrimento di fronte a una procedura percepita come invasiva.

Non si tratterebbe, infatti, di una mera formalità, ma di un’apertura della propria vita digitale, della quale le autorità di frontiera potranno valutare contenuti e connessioni, incrociandoli con altri dati sensibili. ildolomiti

L’albero genealogico e il selfie biometrico

Oltre alla storia sociale digitale, la proposta allarga significativamente il perimetro delle informazioni richieste.

Ai viaggiatori potrebbe essere chiesto di fornire dettagli approfonditi sui propri familiari e sul proprio “albero genealogico”, un termine che indica la necessità di tracciare legami parentali con un livello di precisione finora inedito per chi si muove per turismo o affari.

A questo si aggiunge un aggiornamento tecnico delle procedure ESTA, il sistema di autorizzazione elettronica, che includerebbe l’acquisizione di un selfie tramite un’applicazione dedicata per ottenere un’immagine in alta definizione del richiedente, perfezionando così gli strumenti di riconoscimento biometrico già in uso. ildolomiti

Le implicazioni pratiche e la percezione

La combinazione di questi elementi – la mappatura delle relazioni digitali, la ricostruzione dei legami familiari e l’identificazione biometrica avanzata – delinea un quadro di screening di frontiera estremamente penetrante.

Se da un lato le autorità americane motivano tali misure con esigenze di sicurezza nazionale, dall’altro è evidente come la percezione di un esame così minuzioso possa influire sulla libertà di movimento e sulla riservatezza personale.

La decisione di molti viaggiatori di cancellare prenotazioni in attesa di chiarimenti è un segnale tangibile di come il bilanciamento tra sicurezza e privacy sia destinato a diventare il nodo centrale di ogni discussione sulla futura accessibilità degli Stati Uniti. ildolomiti