Banca centrale russa minaccia ricorsi legali: "Risponderemo all'Ue se userà i nostri asset"

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Redazione Esteri Redazione Esteri   -   La Banca centrale russa ha rivolto, in una nota ufficiale diffusa oggi, un netto monito all'Unione europea, avvertendo che ricorrerà a tutte le sedi giudiziarie disponibili per contrastare qualsiasi utilizzo, senza il suo esplicito consenso, degli asset russi attualmente immobilizzati.

Secondo l'istituto di Mosca, l'attuazione delle normative annunciate dalla Commissione europea condurrà inevitabilmente all'avvio di azioni legali contro ogni atto, sia esso diretto o indiretto, che comporti l'uso non concordato di quei beni, definendo tale ipotesi "illegale e contraria al diritto internazionale".

La posizione del Cremlino, che attraverso il suo banco centrale definisce una linea dura, arriva proprio mentre i Ventisette hanno dato il via libera a una procedura che permetterebbe di utilizzare i capitali russi senza necessità dell'unanimità tra i Paesi membri, un passaggio che ha già registrato l'opposizione di Ungheria e Slovacchia. askanews +3

Il fronte europeo e le divisioni interne

Nonostante le minacce legali provenienti da Mosca, il processo a Bruxelles sembra procedere, seppur tra divergenze.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di un "primo passo" tecnico, rimandando al Consiglio la decisione finale su come impiegare concretamente quelle risorse, mentre alcuni leader, come quello olandese, hanno lanciato allarmi sulla sicurezza collettiva, affermando che l'Unione potrebbe essere il "prossimo obiettivo" della Russia.

Questa spaccatura di vedute tra i membri dell'Ue riflette un dibattito più ampio e sostanziale, dove alcuni osservatori intravedono, nella prospettiva di una confisca, una deriva verso forme di capitalismo di Stato che contraddirebbero i principi di libero mercato tradizionalmente sostenuti dall'Occidente. ilmessaggero +3

Il contesto di tensioni e la cronaca degli eventi

Lo scontro diplomatico e giuridico sugli asset si colloca in un quadro di tensioni persistenti, dove alle dichiarazioni fanno da contraltare episodi di cronaca che rinfocolano la conflittualità.

Proprio nelle ultime ore, ad esempio, si sono registrati incidenti con droni a nord di Mosca, dove la caduta di detriti su un edificio residenziale ha causato un incendio e diversi feriti, rimarcando come la dimensione della sicurezza resti una questione quotidiana e drammatica.

Intanto, nelle capitali europee, non mancano manifestazioni di piazza che spingono per un uso più deciso dei fondi russi a sostegno di Kiev, come il presidio tenutosi davanti al meeting dei ministri delle Finanze, a dimostrazione di come la questione finanziaria sia strettamente intrecciata con le pressioni dell'opinione pubblica. askanews +3

Le implicazioni di una scelta senza precedenti

La decisione che l'Unione europea si appresta a prendere rappresenta un terreno inesplorato e carico di conseguenze, poiché configurerebbe un atto senza precedenti nel diritto finanziario internazionale.

La minaccia russa di lunghe battaglie legali non è da sottovalutare, considerando la complessità delle reti finanziarie globali e la possibilità di ritorsioni giudiziarie mirate.

L'operazione, che coinvolge in particolare il sistema di compensazione Euroclear dove sono depositati ingenti titoli di Stato russi, rischia di aprire un contenzioso pluriennale, il cui esito è incerto e i cui effetti potrebbero riverberarsi sulla stabilità dei mercati e sulla percezione di sicurezza giuridica degli investitori verso l'area euro, in un momento già di per sé segnato da grande instabilità geopolitica. corriere +3