Influenza in ascesa, protezione vaccinale cruciale per i più piccoli e fragili

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SALUTE

Redazione Salute Redazione Salute   -   La stagione influenzale, come atteso in questo periodo dell'anno, sta mostrando una netta accelerazione in tutto il paese.

I dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità, che rappresentano un termometro affidabile della situazione, indicano per l'ultima settimana di novembre un'incidenza di 10,4 casi ogni mille assistiti.

Questo valore, che si traduce in circa 585mila nuovi italiani costretti a letto da infezioni respiratorie acute, segna un incremento dell'11% rispetto alla rilevazione precedente, confermando come la curva epidemica sia ormai in fase ascensionale. isnews +3

Un quadro nazionale con differenze regionali

L'andamento, seppur omogeneo a grandi linee, presenta delle differenze territoriali che i bollettini settimanali consentono di cogliere. La Sardegna, ad esempio, si posiziona in testa alla classifica per tasso di incidenza, mentre regioni come il Trentino-Alto Adige si allineano alla media nazionale.

In quest'ultimo territorio, come spiegato dalla direttrice del Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria, l'incidenza si attesta a 8 casi per mille assistiti, un dato che equivale a circa quattromila persone colpite solo nell'ultima settimana e che si avvicina alla soglia che definisce lo stato epidemico.

La previsione degli esperti, del resto, indica che il picco massimo dei contagi non è imminente ma è atteso in un periodo successivo, verosimilmente a metà gennaio. sintony +3

I bambini: anello chiave della catena dei contagi

Una particolare attenzione, nell'analisi dei numeri, deve essere riservata alla fascia pediatrica, che storicamente risulta la più colpita. Nella fascia d'età tra zero e quattro anni, l'incidenza raggiunge infatti livelli molto elevati, con 29 o 30 casi ogni mille bambini.

Questo non costituisce soltanto un problema diretto per la salute dei più piccoli, i quali, se affetti da altre patologie pregresse, possono sviluppare complicazioni anche severe, ma rappresenta un fattore critico per la diffusione virale nella collettività.

Il bambino, infatti, agisce spesso da "incubatore" efficace per i virus, incluso quello dell'influenza, diventando un veicolo di trasmissione per i familiari e i contatti più stretti. sampnews24 +3

La vaccinazione come strumento di protezione individuale e collettiva

Alla luce di questo quadro, la campagna vaccinale assume un duplice e fondamentale valore. Proteggere il singolo individuo, specie se appartenente a categorie fragili o con condizioni cliniche che aumentano il rischio, rimane l'obiettivo primario.

Tuttavia, immunizzare i bambini e tutti i soggetti a cui la vaccinazione è raccomandata produce anche un effetto a più ampio raggio, riducendo la circolazione del virus e creando una barriera indiretta a protezione di coloro che, per motivi di età o di salute, non possono ricevere il vaccino.

La strategia si dimostra quindi essenziale non solo per contenere i numeri, che già parlano di oltre tre milioni di italiani colpiti dall'inizio della stagione, ma per mitigare l'impatto sul sistema sanitario e sulla vita quotidiana. gazzettadelsud +3