Rubata una barca di pacchi natalizi, il disastro sotto il ponte di Rialto a Venezia
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Redazione Interno
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Una donna, che ha preso il controllo di un mototopo carico di pacchi natalizi ormeggiato in Canal Grande, ha causato un impatto violento contro il ponte di Rialto nella mattinata di giovedì.
L'imbarcazione, della ditta di spedizioni Brussa, è stata portata via mentre era momentaneamente incustodita, in una azione che si è configurata come un tentativo di furto.
La dinamica, catturata nei video di alcuni passanti e poi divulgata in rete, mostra una partenza a tutta velocità, seguita quasi immediatamente dalla perdita di controllo del mezzo.
Il "topo", appesantito dal suo carico di consegne, ha così finito la sua corsa contro le strutture marmoree del ponte simbolo della città, in uno schianto che ha sollevato ondate e polvere. ilgazzettino +3
Le operazioni di recupero e i danni al patrimonio
Sono state avviate nel primo pomeriggio, intorno alle ore 16, le complesse operazioni per il recupero dei frammenti della balaustra distrutta, la cui rimozione richiede cautela data la delicatezza del manufatto storico.
L'impatto, avvenuto con la poppa del mezzo, ha infatti spezzato il piano d'appoggio e ha abbattuto tre colonnine che delimitano il camminamento ai piedi del ponte, causando un danno rilevante al patrimonio urbano.
L'episodio, che ha suscitato sconcerto, riporta alla luce la vulnerabilità di un tessuto urbano unico al mondo, costantemente esposto, oltre che alla pressione turistica e all'acqua alta, anche a gesti inconsulti e criminali.
Si tratta di uno di quei fatti di cronaca nera che, pur non coinvolgendo direttamente persone, ledono profondamente l'identità collettiva, poiché colpiscono un bene comune di inestimabile valore. rainews +3
La dinamica dell'incidente e l'imperizia al comando
La guida spericolata e l'evidente inesperienza nel manovrare un'imbarcazione commerciale, la cui condotta richiede pratica e conoscenza dei canali, sono stati gli elementi che hanno trasformato il tentativo di sottrazione in un danno pubblico.
La donna, la cui identità non è stata resa nota, dopo essersi lanciata in Canal Grande non è riuscita a governare il "topo", un'imbarcazione da carico tradizionale non progettata per velocità o manovre improvvise.
L'inevitabile collisione con la struttura del ponte è stata la diretta conseguenza di quella imperizia, in un contesto, come quello del cuore di Venezia, dove lo spazio di manovra è ridottissimo e gli ostacoli sono millimetrici.
L'episodio, per molti versi cinematografico, si è risolto senza feriti tra i pedoni o i residenti, circostanza che non ne attenua, però, la gravità. corriere +3
Le indagini e il contesto
Le forze dell'ordine stanno ora ricostruendo l'esatta sequenza degli eventi, concentrandosi sulle modalità con cui la donna ha potuto accedere al mezzo e sul movente del gesto, che appare slegato da una comune finalità di furto, dato l'ingombro e la visibilità del carico.
L'inchiesta giudiziaria dovrà accertare le responsabilità penali per il danneggiamento, oltre che per il tentato furto, in un procedimento che valuterà l'entità del danno erariale. Il fatto si inserisce in una cronaca cittadina che, seppur raramente, registra episodi simili di appropriazione di barche, spesso finite in maniera rocambolesca.
La particolarità di questo caso risiede nell'aver coinvolto uno dei luoghi più iconici al mondo, trasformando un gesto di delinquenza comune in un attacco, seppur involontario, alla storia e alla bellezza. open +3




