Notti di fuoco sugli impianti energetici, mentre i droni solcano il cielo di Mosca
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Redazione Esteri
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La guerra in Ucraina, mentre le cancellerie provano a districare i nodi di un negoziato che non decolla, si combatte ancora una volta sulle infrastrutture critiche, in una spirale di azioni e reazioni che segna la continuità del conflitto.
Nella notte, come riportano le autorità regionali, l'esercito russo ha sferrato un nuovo attacco contro impianti energetici nelle regioni di Poltava e Odessa, utilizzando droni a lungo raggio.
Nella zona di Kremenchuk, città industriale lungo il Dnepr già tragicamente colpita in passato, l'infrastruttura bombardata è andata in fiamme, mentre un altro obiettivo è stato centrato nella regione di Odessa, nel sud del paese.
Questi raid, che mirano a logorare la resilienza energetica ucraina al sopraggiungere dell'inverno, rappresentano l'ennesimo capitolo di una strategia volta a destabilizzare il fronte interno. rainews +3
La risposta di Kiev e il record di velivoli abbattuti
La notte, però, è stata segnata anche da un'operazione di vasta portata condotta dalle forze ucraine, la quale, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo, ha visto l'impiego di un numero record di droni.
I sistemi di difesa antiaerea russi, stando alle fonti di Mosca, avrebbero abbattuto 287 velivoli senza pilota, di cui almeno 40 diretti verso la regione della capitale.
L'ondata, di un'intensità senza precedenti dall'inizio delle ostilità, ha costretto alla chiusura temporanea dei quattro aeroporti di Mosca, creando disagi e sottolineando la vulnerabilità di centri nevralgici, sebbene le autorità abbiano parlato di intercettazioni di successo. notiziegeopolitiche +3
Obiettivi strategici nel territorio russo
L'attacco ucraino, descritto come il più ampio mai condotto in profondità nel territorio russo, non si è limitato a minacciare la capitale. Fonti di intelligence sottolineano come l'operazione combinata abbia preso di mira obiettivi legati al settore energetico, inclusi impianti di raffinazione e infrastrutture logistiche, persino nel Mar Caspio.
Si tratterebbe di un messaggio chiaro, voluto da Kiev per dimostrare capacità offensive e rispondere colpo su colpo alla campagna di bombardamenti sulle proprie centrali, in un momento in cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato pubblicamente il leader ucraino a non perdere tempo, spingendo per una risoluzione rapida del conflitto. askanews +3
La cronaca nera e il lavoro della giustizia
Parallelamente agli scontri bellici, procedono le inchieste su episodi di cronaca nera legati al conflitto. Le procure, sia in Ucraina che a livello internazionale, continuano a raccogliere elementi per ricostruire gli eventi degli attacchi ai centri civili, cercando di accertare responsabilità che spesso si perdono nella nebbia della guerra.
L'attenzione è focalizzata sulla meticolosa analisi dei bombardamenti, sui frammenti degli ordigni e sulle traiettorie dei missili, in un lavoro investigativo che punta a far luce su dinamiche complesse, senza scadere nella ricerca del particolare macabro ma concentrandosi sugli sviluppi processuali. askanews +3




