Influenza, il virologo Bassetti avverte: «Febbre a 40 gradi, il peggio deve ancora arrivare»

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SALUTE

Redazione Salute Redazione Salute   -   L’influenza stagionale, che aveva già fatto il suo esordio con circa un mese di anticipo rispetto alle consuetudini, sta manifestando tutta la sua aggressività attraverso una sintomatologia particolarmente intensa, come sottolinea il virologo Matteo Bassetti.

I pazienti, specialmente i più giovani, si trovano infatti a fronteggiare febbri elevatissime, le quali toccano picchi di 39 o persino 40 gradi, accompagnate da una profonda spossatezza e da disturbi respiratori di vario genere.

«Il peggio deve ancora arrivare», avverte l’esperto, richiamando l’attenzione sulla rapida diffusione in altri paesi europei, primo fra tutti il Regno Unito, di una variante influenzale denominata K, un ceppo di H3N2 particolarmente contagioso.

È altamente probabile, secondo Bassetti, che questa stessa variante si diffonda anche in Italia nelle prossime settimane, replicando quello che è già un trend consolidato oltre i confini nazionali. ilmessaggero +2

La mappa della diffusione e i numeri della sorveglianza

I dati più recenti, raccolti dalla rete di sorveglianza RespiVirNet coordinata dall’Istituto superiore di sanità, tracciano un quadro in netta evoluzione che conferma le preoccupazioni degli specialisti.

Nella settimana compresa tra l’1 e il 7 dicembre, l’incidenza delle infezioni respiratorie acute ha infatti registrato un rialzo notevole, raggiungendo i 12,4 casi ogni mille assistiti, un valore significativamente superiore ai 10,2 della settimana precedente.

Questo incremento, che può apparire tecnico, si traduce in una stima di circa seicentocinquantamila nuovi casi soltanto in sette giorni, i quali portano il totale complessivo dall’inizio del monitoraggio a circa quattro milioni di persone colpite.

«Il motore di questa corsa», come precisa il virologo Fabrizio Pregliasco, «sta nei bambini», la fascia di popolazione attualmente più vulnerabile e veicolo principale della circolazione virale. ilmessaggero +2

Il confronto con il panorama europeo e l’atteso picco

La situazione italiana non costituisce un’eccezione isolata, bensì si inserisce in un contesto continentale già caratterizzato da una circolazione sostenuta dei principali virus respiratori, secondo le valutazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Regione europea.

L’andamento osservato, del resto, segue la traiettoria stagionale tipica di questo periodo dell’anno, sebbene con un’intensità e una precocità che colpiscono.

Il momento di massima incidenza dell’epidemia, il cosiddetto picco, è atteso dagli esperti nel periodo di transizione tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, una finestra temporale ormai prossima che lascia presagire un’ulteriore intensificazione dei contagi.

Ciò che si sta configurando, come evidenziato dalle analisi, è un’ondata influenzale di notevole impatto, la cui entità è stata peraltro anticipata dagli allerta provenienti dalla comunità scientifica internazionale. ilmessaggero +2

Le caratteristiche dell’infezione e le raccomandazioni

La malattia si presenta con un esordio brusco e sintomi sistemici che debilitano l’organismo, imponendo un periodo di riposo assoluto; la febbre alta, uno dei segni più comuni, rappresenta una risposta dell’organismo all’invasione virale e può durare diversi giorni, rendendo necessaria un’attenta gestione della terapia sintomatica.

La cura, come ribadiscono i medici, si basa essenzialmente sul trattamento dei disturbi lamentati dal paziente, sul riposo e su un’adeguata idratazione, mentre l’uso di antivirali specifici è riservato a casi selezionati e valutati dal professionista sanitario.

La rapidità di diffusione del virus, favorita anche dalle aggregazioni sociali tipiche delle festività, rende cruciali le consuete misure di igiene respiratoria, che costituiscono una barriera primaria per limitare il contagio, specialmente all’interno dei nuclei familiari e nelle comunità scolastiche, dove il virus trova il suo terreno di propagazione più fertile. virgilio +2