Giacomel trionfa a Hochfilzen, l'Italia del biathlon brilla anche con le donne in pista

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Redazione Sport Redazione Sport   -   Il finanziere trentino Tommaso Giacomel, che aveva già stupito il mondo dello sport invernale meno di un anno fa, ha centrato una vittoria di autorità nella sprint di Coppa del Mondo a Hochfilzen, imponendosi con un margine netto e confermandosi atleta di riferimento per la squadra azzurra.

La sua prestazione, impeccabile e matura, è stata costruita su una combinazione di velocità sugli sci e di freddezza al poligono, elementi che gli hanno permesso di chiudere il percorso in ventitré minuti e quattro secondi e mezzo, precedendo il francese Eric Perrot e il tedesco Philipp Horn.

Questo successo, il secondo in carriera nel massimo circuito dopo quello di Ruhpolding, arriva in un momento di grande fermento per il movimento italiano, il quale – è bene sottolinearlo – sta vivendo una fase di straordinaria prolificità di risultati. rainews +3

Una giornata maschile dominata dall'azzurro

Dall'inizio alla fine della competizione, Giacomel ha mantenuto una posizione di costante leadership, gestendo con intelligenza tattica le proprie energie e dimostrando una precisione al tiro che non ha concesso spazio a rivali pur di altissimo livello.

La sua gara, del resto, non è stata una fulminea fuga ma una progressiva e inesorabile affermazione, segnata da zero errori sui dieci bersagli e da una potenza sugli sci che molti, osservando i tempi parziali, hanno definito semplicemente superiore.

Qualcuno, tra gli addetti ai lavori, aveva già intravisto nei suoi precedenti piazzamenti i segni di una simile esplosione, la quale ora proietta l'atleta di Primiero tra i nomi con cui fare i conti per l'intera stagione.

La squadra maschile, complessivamente, raccoglie quindi un successo che va oltre il valore del singolo, rafforzando il morale di tutto il gruppo in vista delle prossime, impegnative tappe. oasport +3

Il settore femminile punta sui suoi leader

Mentre gli echi del trionfo di Giacomel ancora risuonano, l'attenzione si sposta immediatamente sulle donne, pronte a scendere in pista per la loro prova sprint.

Un appuntamento, questo, che si presenta con un parco partecipanti ridotto a causa di un'ondata di influenze che ha colpito diverse atlete di spicco, dalle tedesche alla slovena Lampic, ma che non perde certo di fascino per gli appassionati italiani.

La squadra azzurra, infatti, schiera un quintetto che punta chiaramente sul duplice faro costituito da Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, entrambe reduci da ottimi piazzamenti nelle gare inaugurali e candidate naturali a lottare per le posizioni di vertice.

A loro si affiancano le conferme di Samuela Comola e Michela Carrara, oltre all'interesse particolare per il ritorno in Coppa del Mondo di Rebecca Passler, la quale ha recentemente ottenuto ottimi risultati nella Ibu Cup. neveitalia +3

L'esordio stagionale di Passler e le ambizioni del gruppo

Il debutto in questa stagione per Rebecca Passler, che indosserà il pettorale numero 88, rappresenta una nota di ulteriore ottimismo, dimostrando come il lavoro svolto nelle competizioni di secondo livello possa costituire una solida base per il salto di qualità.

La gara femminile, che si svolge sul medesimo tracciato della prova maschile con tre giri di percorso e due sessioni di tiro, offre quindi all'Italia concrete possibilità di continuare un raccolto di podi che, fino a questo momento, vede già quattro piazzamenti a ridosso della medaglia più alta in undice gare disputate.

La concomitanza di tali fattori – la vittoria di Giacomel, la forma delle atlete più esperte e l'ingresso di una fresca risorsa – delinea un quadro di sana competitività, nel quale i tecnici possono contare su un bacino di opzioni ampio e qualitativamente significativo. eurosport +3