Brignone sarà in gara alle Olimpiadi di Cortina, presentati i quattro portabandiera

Brignone sarà in gara alle Olimpiadi di Cortina, presentati i quattro portabandiera
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SPORT

Redazione Sport Redazione Sport   -   La notizia, attesa da mesi, arriva a squarciare i dubbi che avevano accompagnato l'ultima parte della preparazione: Federica Brignone, la regina indiscussa dello sci alpino femminile, parteciperà alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.

A svelarlo è stato il presidente del CONI Luciano Bonfiglio, il quale, nel corso della presentazione ufficiale dei portabandiera italiani, ha voluto sottolineare come la valdostana, reduce da una doppia frattura rimediata nella scorsa primavera, si appresti a scendere in pista “con tutto il suo entusiasmo, orgoglio e determinazione”.

Un ritorno che assume i contorni di una piccola epopea personale, se si considera che la vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo ha potuto testare gli sci, dopo la rovinosa caduta, soltanto duecentotrentasette giorni fa, in un allenamento tenutosi il mese scorso e che ha segnato il punto di svolta verso il traguardo olimpico. rivistaundici

Una scelta storica per la cerimonia di apertura

L’annuncio della partecipazione di Brignone si è intrecciato con la rivelazione dei nomi degli atleti che avranno l’onore di rappresentare l’Italia durante la cerimonia di apertura, in programma il prossimo 6 febbraio.

Per la prima volta nella storia del movimento olimpico, un Paese schiererà quattro portabandiera, una decisione che sottolinea la volontà di dare un simbolico doppio abbraccio alle due città organizzatrici.

A Milano sfilieranno, infatti, Arianna Fontana, la leggenda vivente dello short track, e Federico Pellegrino, specialista dello sci di fondo e campione nello sprint; a Cortina d’Ampezzo, invece, il compito toccherà proprio a Federica Brignone e al campione olimpico del mixed doppio di curling Amos Mosaner.

L’Olimpiade invernale, che torna in Italia dopo vent’anni, si appresta così a vivere un momento di pura emotività, suddiviso geograficamente ma unito dall’orgoglio di un’intera nazione. rivistaundici

Il percorso che ha portato alla selezione

La presentazione, svoltasi al Foro Italico e intitolata “Dieci mai per una scelta”, ha offerto lo spunto per raccontare il percorso, i criteri e il significato profondo di una decisione così corale.

La scelta di affidare l’onore di condurre la squadra a due coppie di atleti, ciascuna legata a una delle sedi dei Giochi, non è stata casuale ma frutto di una riflessione che va al di là dei meriti sportivi, per abbracciare il valore simbolico dell’evento.

Si tratta, in definitiva, di un riconoscimento che vuole valorizzare non solo i successi individuali, spesso conseguiti in solitudine sulle piste o sul ghiaccio, ma anche lo spirito di squadra e l’appartenenza a un territorio, elementi che da sempre caratterizzano lo sport italiano ai massimi livelli. rivistaundici

L’attesa per l’evento e il ritorno di Brignone

Mancano ormai poco più di venti mesi all’accensione del braciere, e l’attesa comincia a farsi concreta, soprattutto per atleti come Brignone che hanno dovuto lottare contro il tempo e la sfortuna per essere presenti.

La sua storia, in particolare, incarna alla perfezione la resilienza che spesso contraddistingue gli sport invernali, dove il confine tra il trionfo e un infortunio è sottilissimo.

Il suo ritorno sugli sci, sebbene ancora in fase di valutazione e di progressivo affinamento della condizione, rappresenta di per sé un primo, importantissimo traguardo.

Ora, con la certezza del via e l’ulteriore motivazione derivante dall’essere stata scelta come portabandiera, la sua preparazione potrà concentrarsi sul duplice obiettivo: onorare il ruolo nella cerimonia e competere, successivamente, per le medaglie che tutti si aspettano da lei. rivistaundici