Pier Silvio Berlusconi rinfocola la rivalità: "Affari Tuoi? Un giochino d'azzardo"

Pier Silvio Berlusconi rinfocola la rivalità: Affari Tuoi? Un giochino d'azzardo
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Redazione Cultura e Spettacolo Redazione Cultura e Spettacolo   -   Nel consueto appuntamento natalizio con i giornalisti, tenutosi negli studi di Cologno Monzese, Pier Silberto Berlusconi ha impresso una nuova sterzata al dibattito, ormai plurimensile, che oppone il suo network al servizio pubblico.

Il centro della sua argomentazione, che ha il sapore di una frecciata ben assestata, ruota attorno alla natura stessa del programma condotto da Stefano De Martino, definito, senza troppi giri di parole, un "giochino d'azzardo".

Una critica che non si limita alla forma del format, ma ne investe la collocazione strategica, considerata poco consona per la rete ammiraglia di un ente pubblico, la quale, secondo l'ad di Mfe-MediaforEurope, regalerebbe denaro affidandosi esclusivamente al caso durante la fascia di massimo ascolto.

Una polemica strutturata su più livelli

La presa di posizione, che ha il merito di riassumere in poche battute un conflitto a bassa intensità protrattosi per settimane, non costituisce un episodio isolato.

Si inserisce, piuttosto, in un solco già tracciato da precedenti schermaglie, le quali hanno visto Canale 5 lanciare provocazioni e la risposta, spesso affidata all'ironia, del conduttore di Rai 1.

La dinamica, per chi osserva da tempo il palinsesto, è divenuta quasi rituale: a un'affermazione proveniente da Mediaset corrisponde puntualmente una replica, talvolta velata, di De Martino, in uno scontro che, pur giocato sui toni della dialettica televisiva, rivela una competizione agguerrita per la conquista del pubblico.

Una competizione che, a ben vedere, si sposta anche sul terreno dei valori: da un lato si sottolinea il carattere aleatorio del gioco, dall'altro si difende, implicitamente, il suo intrattenimento popolare.

Il contesto più ampio della strategia Mediaset

Le dichiarazioni sullo show Rai, per quanto focalizzate, non possono essere disgiunte da un quadro d'insieme più ampio che Berlusconi ha tratteggiato nel corso dell'incontro.

Quello che emerge è una riflessione articolata sul rapporto tra i due colossi televisivi, fatta di considerazioni che spaziano dalla programmazione in prima serata al rilancio di alcuni format storici, fino a un auspicato riequilibrio tra le reti.

La questione "Affari Tuoi", insomma, funge da spunto per un discorso che tocca nervi scoperti dell'offerta televisiva italiana, in un momento di grandi cambiamenti e di ridefinizione degli spazi.

Senza dimenticare che, sullo sfondo, aleggiano anche nomi di grandi personaggi dello schermo, il cui eventuale ritorno o nuovo approdo è oggetto di costante speculazione.

Una partita dai risvolti ancora aperti

La reazione del fronte Rai all'ultimo attacco, al momento, non è stata formalizzata con nuove dichiarazioni pubbliche, ma la storia recente della querelle lascia intendere che la risposta potrebbe non tardare. Ciò che appare chiaro, al di là delle singole battute, è che la posta in gioco supera il successo di un singolo programma.

Si tratta, in fondo, di due filosofie di intrattenimento e di servizio che si misurano, giorno dopo giorno, sugli schermi degli italiani, con strategie di palinsesto che spesso mirano a colpire direttamente l'avversario.

Una sfida che, complici anche gli umori del pubblico e le fluttuazioni degli ascolti, non accenna a placarsi, mantenendo viva un'arena mediale dove ogni parola viene soppesata e ogni critica diventa il pretesto per una nuova mossa.