In Uk impennata dell'influenza, scuole al limite e invito alla prudenza
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Redazione Salute
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Il Regno Unito è stretto nella morsa di un'ondata influenzale particolarmente aggressiva, la cui diffusione, che alcuni definiscono senza precedenti per intensità, sta mettendo a dura prova non solo le strutture sanitarie ma anche il sistema scolastico.
I dati, del resto, parlano in modo eloquente: secondo l'agenzia per la sicurezza sanitaria, il tasso di positività è schizzato al 17,1% all'inizio di dicembre, segnando un incremento netto rispetto alla settimana precedente, quando si attestava all'11,6%.
Un balzo che si traduce, nella concretezza degli ospedali, in un afflusso di circa 2.600 pazienti al giorno, cifra che descrive una pressione operativa divenuta ormai insostenibile e che costringe i medici a lanciare appelli alla popolazione affinché adotti condotte responsabili.
Scuole costrette a misure estreme
Proprio la rapidità del contagio, che si manifesta con tassi di malattia decisamente superiori a quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno, ha spinto diversi istituti a ricorrere a provvedimenti che riecheggiano quelli del recente passato pandemico.
Per arginare la circolazione del virus, alcune realtà educative hanno infatti dovuto ripristinare dispositivi e cautele ormai familiari, come l'installazione di postazioni per l'igiene delle mani, mentre altre, tra le quali una nel Galles, a Caerphilly, hanno optato per una chiusura temporanea, decisione presa nel tentativo di spezzare la catena dei contagi.
Queste mosse, seppur localizzate, indicano una situazione di effettiva criticità che coinvolge gli ambienti più affollati, dove il patogeno trova un terreno fertile per la sua propagazione.
L'appello delle autorità sanitarie
Davanti a un quadro epidemiologico in così netta ascesa, le raccomandazioni ufficiali non si sono fatte attendere e assumono toni di particolare fermezza.
Chris Streather, figura di vertice nel servizio sanitario, ha esortato con chiarezza i cittadini a rimanere nelle proprie abitazioni nel caso in cui avvertissero sintomi riconducibili all'influenza, "piuttosto che rischiare di diffondere il virus" sui mezzi di trasporto pubblico o negli uffici.
L'invito, che mira a contenere l'impatto sociale dell'epidemia, si spinge oltre, suggerendo di "rinunciare alle feste di Natale" qualora fossero presenti tosse o starnuti, un monito che sottolinea la gravità percepita della situazione e la necessità di un impegno collettivo per il suo controllo.
La natura del virus e la risposta
La virulenza dell'epidemia corrente, cui i media britannici spesso si riferiscono con l'espressione "super influenza", viene attribuita dagli esperti alla circolazione di ceppi particolarmente aggressivi e, stando ad alcune voci, mutati, capaci di determinare un'incidenza largamente superiore alle medie stagionali consuete.
Questa caratteristica, unita alla contestuale pressione su più fronti del sistema sanitario nazionale, configura uno scenario complesso che richiede una risposta articolata.
Se da un lato le scuole agiscono con misure di contenimento fisico, dall'altro la strategia si fonda principalmente sulla sensibilizzazione individuale, puntando sulla prudenza dei singoli per mitigare gli effetti di un'ondata che sembra destinata a protrarsi.




