Amnesty: Hamas commise crimini contro l'umanità il 7 ottobre
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Redazione Interno
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Amnesty International ha pubblicato un rapporto che, con una meticolosità documentale assai rara, classifica come crimini contro l’umanità e di sterminio le atrocità commesse dai gruppi armati palestinesi guidati da Hamas durante l’assalto nel sud d’Israele il 7 ottobre 2023.
L’organizzazione per i diritti umani, la quale ha impiegato oltre due anni di indagini, delinea una sequenza di azioni che rivelano, nelle sue parole, “un abominevole disprezzo per la vita umana”, costituendo al contempo una gravissima violazione del diritto internazionale umanitario.
Il documento, intitolato “Targeting civilians”, non lascia spazio a interpretazioni ambigue, poiché fornisce elementi ritenuti sufficienti per concludere che i miliziani siano responsabili di una lista lunga e agghiacciante di violenze. ilgiornale +3
Il catalogo degli orrori nel dettaglio
Le conclusioni del rapporto, le quali convergono con analisi già formulate da altre agenzie e media indipendenti, enumerano con precisione le condotte accertate.
Si va dagli omicidi di massa, che hanno provocato la morte di oltre milleduecento persone, alla tortura e all’oltraggio alla dignità personale, fino alla presa di ostaggi, di cui duecentocinquantuno furono rapiti e trasportati nella Striscia di Gaza.
Amnesty, il cui lavoro si basa su centinaia di testimonianze, verifiche video e analisi forensi, include nel novero dei crimini anche la violenza sessuale, il saccheggio e la distruzione sistematica di beni civili, condotte che, prese nel loro insieme, configurerebbero proprio il crimine contro l’umanità. tv2000 +3
La metodologia delle indagini e il contesto giuridico
La ricostruzione degli investigatori, i quali hanno esaminato una mole impressionante di prove, si sofferma inoltre su due aspetti particolarmente rilevanti: l’utilizzo di scudi umani e le sparizioni forzate.
Quest’ultime, in particolare, rappresentano una piaga ancora aperta per molte famiglie, le cui richieste di verità e giustizia rimangono in gran parte insoddisfatte.
Il rapporto, evitando qualsiasi forma di sintesi approssimativa, sottolinea come i fatti del 7 ottobre costituiscano attacchi indiscriminati e intenzionali contro la popolazione civile, elemento cardine per la qualificazione giuridica di crimine di guerra. adnkronos +3
Il peso delle evidenze e il percorso della giustizia
Mentre il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si reinsedia alla Casa Bianca in un contesto internazionale profondamente mutato, il documento di Amnesty si inserisce in un dibattito globale sulla risposta giudiziaria a tali atrocità.
L’organizzazione, la cui autorevolezza in materia è riconosciuta a livello mondiale, fornisce con questo lavoro un contributo probatorio che potrebbe rivelarsi cruciale per eventuali procedimenti dinanzi a corti internazionali.
Il quadro che emerge è quello di una pianificazione criminale, la cui esecuzione ha lasciato tracce inequivocabili, destinate a pesare sul tavolo della giustizia per gli anni a venire. adnkronos +3




