Pasquale Ferro presenta il romanzo “I racconti di un cane camorrista”

Vendette, tradimenti, violenze. Chi racconta è una cucciola di yorkshire: prima la mamma, Pacchiana, poi la figlioletta, Clarabella. Gli orrori della criminalità organizzata attraversano lo sguardo innocente delle due cagnoline che osservano, commentano, si spaventano di fronte a tanto spargimento di sangue. Protagonisti di un palcoscenico surreale, Napoli, che abbraccia un’infinità di volti e non perde mai di vista la possibilità di un futuro diverso.
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Napoli, (informazione.news - comunicati stampa - editoria e media)

Pasquale Ferro - “I racconti di un cane camorrista”

 

Pasquale Ferro presenta un romanzo narrato dall’insolito punto di vista di una simpatica yorkshire, diventata testimone involontaria degli intrighi e dei drammi di una famiglia legata alla camorra. Tra pungente satira e accorata denuncia, un’opera che racconta la città di Napoli nei suoi contrasti più vivi: la violenza e l’ironia, la pacchianeria e la cultura, il degrado del presente e le memorie di un antico splendore. Il romanzo è edito da Ilmondodisuk, una preziosa realtà editoriale nata per diffondere il talento e la positività di Napoli nel mondo, e per combattere gli stereotipi negativi sulla città.

 

Casa Editrice: Ilmondodisuk

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 160

Prezzo: 15,00 €

Codice ISBN: 978-8896158210

 

«Quest’uomo aveva bisogno di confidare le proprie debolezze a qualcuno, e lo faceva con me che non potevo spifferare a nessuno quei segreti, pur essendo un essere vivente, ma solo un cane, anzi una cucciola. Guardare quel bell’uomo, alto, dallo sguardo malinconico, dalla forte stazza, costretto a diffidare di chiunque, a confessarsi a un prete sordomuto e ad affidare le sue incertezze a me, era davvero triste. Un uomo rispettato, potente, tutti si inchinavano al suo passaggio, tremendamente solo»

 

“I racconti di un cane camorrista” di Pasquale Ferro è un intenso romanzo narrato con uno stile peculiare: l’autore intreccia la lingua italiana con il dialetto napoletano, per far immergere il lettore nelle atmosfere che si respirano negli ambienti della malavita napoletana. La camorra, in quest’opera, viene proposta nella sua banale verità, mostrando una serie di brutali ritratti di chi serve questa organizzazione criminale senza provare alcuno scrupolo di coscienza. Con un linguaggio vivido e realistico, lo scrittore ci accompagna nelle contraddizioni, nelle sfumature di colore e nell’anima travagliata di Napoli, una città ferita in tutti i modi possibili ma più viva che mai: non solo covo di malaffare come molti pensano, bensì animata da chi lotta ogni giorno contro le angherie di un mostro i cui tentacoli continuano a moltiplicarsi, insinuandosi sempre più profondamente nel tessuto sociale.

A guidare il lettore nella vicenda è una voce spiazzante: quella di una cagnolina di razza yorkshire, nata in un ambiente altolocato ma finita suo malgrado in una famiglia pacchiana e ignorante, che fa capo a un pezzo grosso della camorra. Attraverso i suoi occhi – ironici, ingenui e a volte disperati – osserviamo le azioni di crudeli boss, di mogli stanche di subire, di figli già corrotti in tenera età e di personaggi che, con il loro ruolo di cantastorie, sono veicoli di preziose memorie. In queste pagine piene di atti ignobili, e che denunciano con lucidità le bassezze umane, si offre un racconto veritiero della decadenza individuale e sociale causata dalla malavita; la cagnetta diventa la testimone silenziosa di una quotidianità in cui dominano le logiche di potere, l’ipocrisia, l’ostentazione di ricchezze e l’inevitabile bestialità di un sistema che non lascia scampo.

“I racconti di un cane camorrista” invita a riflettere su un’eredità culturale e morale che segna e ha segnato in negativo intere generazioni; con un espediente narrativo originale e stimolante, Pasquale Ferro dà voce a una creatura considerata marginale eppure straordinariamente più umana dei suoi padroni, e soprattutto dotata di maggiore coscienza ed empatia. Una storia sicuramente intrisa di dolore e di violenza, ma che nel catartico epilogo accende una piccola speranza: c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di ribellarsi a un retaggio malato, e di combattere affinché non ci siano più madri costrette a piangere i propri figli, vittime insensate delle guerre di camorra.

 

SINOSSI DELL’OPERA. Vendette, tradimenti, violenze. Chi racconta è una cucciola di yorkshire: prima la mamma, Pacchiana, poi la figlioletta, Clarabella. Gli orrori della criminalità organizzata attraversano lo sguardo innocente delle due cagnoline che osservano, commentano, si spaventano di fronte a tanto spargimento di sangue. La loro vita si intreccia con quella di molti personaggi: il potente boss don Gennaro Misericordia, con moglie e figli; l’avvocato Giorgio Miseria e la consorte Isandra, carichi di cupi segreti; la giovane Annie che sogna un mondo salvato dalla giustizia e la grande madre, l’anziana Susumella, narratrice di sogni premonitori, remote credenze e storie popolate da antichi fantasmi. Protagonisti di un palcoscenico surreale, Napoli, che abbraccia un’infinità di volti e non perde mai di vista la possibilità di un futuro diverso.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Pasquale Ferro è autore di teatro e romanzi ispirati alla realtà, in cui l’italiano si intreccia con il napoletano; è uno dei pochi italiani (forse l’unico) ad aver pubblicato libri sulla tematica LGBTQIA+ in Russia, dove esiste una legge omotransfobica che vieta di parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle prospettive di cittadini e cittadine gay. Anche nella lingua di Dostoevskij, infatti, ha proposto “Gli odori dei miei ricordi” (Atman, 2000), “La luna esiste” (Luciano Editore, 2009), “Macedonia e Valentina” (Ilmondodisuk, 2014), “Bambola di stracci” (Ilmondodisuk, 2017) e “I racconti di un cane camorrista” (Ilmondodisuk, 2025). Un uomo di strada, come lui stesso si definisce, cui è stata negata la scuola e, ciononostante, è riuscito a scrivere libri intensi e carichi di emozioni, cominciando il suo percorso di scrittore dal palcoscenico del Teatro Parioli di Roma con il Maurizio Costanzo Show.

 

LA CASA EDITRICE. Ilmondodisuk è un portale di cultura, un e-magazine e una casa editrice lanciati nell’estate del 2008 da una coraggiosa scommessa di Donatella Gallone – giornalista professionista napoletana impegnata nella carta stampata dagli anni ottanta – di promuovere Napoli e la sua storia millenaria in tutto il mondo. Il progetto nasce dalla volontà di dar voce ai numerosi talenti vulcanici della città. Lungo il suo sodalizio editoriale con lo scrittore Pasquale Ferro, del quale sono state pubblicate le opere “Macedonia e Valentina”, “Bambola di stracci” e “I racconti di un cane camorrista”. All’inizio degli anni duemila, prima che nascesse Ilmondodisuk, Gallone ha curato l’editing di “Genny Flowers. Confessioni di una travestita in attesa di pensione d’invalidità”, stampato con il marchio SukLibri e ripreso nella successiva operazione culturale online. Suk sta per mercato popolare, che scavalca gli steccati innalzati da una cultura elitaria e spesso lobbistica.

 

 

Contatti

https://www.facebook.com/pasquale.ferro.102/

www.ilmondosuk.com

 

Link di vendita online

https://slowbooks.it/i-racconti-di-un-cane-camorrista.html

https://www.ibs.it/racconti-di-cane-camorrista-libro-pasquale-ferro/e/9788896158210

Ufficio Stampa Diffondi Libro

https://www.diffondilibro.it/

Mail: info@diffondilibro.it

Ufficio Stampa

Roberto Rastrelli
 DiffondiLibro (Leggi tutti i comunicati)

info@diffondilibro.it