Tagli Risorse per Migliorare L'Aria:Europa Verde (Balotta), il Governo Ritiri il Provvedimento

Il provvedimento contenuto nella legge finanziaria di ridurre del 75% le risorse destinate al Fondo per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano è una decisione grave, per questo deve essere ritirato. Essa conferma l'approccio negazionista alla crisi climatica del Governo Meloni. Si tratta di un taglio che fa saltare il piano della qualità dell’aria lombardo e non sostiene la insufficiente azione intrapresa delle città lombarde nella lotta all'inquinamento.
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Milano, (informazione.news - comunicati stampa - ambiente)

Il provvedimento contenuto nella legge finanziaria di ridurre del 75% le risorse destinate al Fondo per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano è una decisione grave, per questo deve essere ritirato. Essa conferma l'approccio negazionista alla crisi climatica del Governo Meloni. Si tratta di un taglio che fa saltare il piano della qualità dell’aria lombardo e non sostiene la insufficiente azione intrapresa delle città lombarde nella lotta all'inquinamento. La salute dei cittadini lombardi resta ancora più esposta senza nuovi interventi di mitigazione.

Il provvedimento è in contrasto con i recenti dati sullo stato dell’inquinamento nelle città italiane contenuti in uno studio dell'Isde, con il Kyoto Club e Clean Cities Campaign secondo il quale la maggioranza delle città supera i limiti della Direttiva europea 2881/2024 e le soglie indicate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Un rischio sanitario inaccettabile visto che secondo l'Agenzia Europea dell’Ambiente, nel 2023 in Italia 43.000 decessi prematuri sono stati attribuiti al particolato fine PM2, il totale più elevato in Europa. Il taglio dei fondi compromette la possibilità di attuare interventi per la

 mobilità sostenibile, di adottare piani per la riduzione delle emissioni agricole e per la transizione dal riscaldamento a combustibili a quello di energie rinnovabili. Dai dati regionali Milano ha già superato il numero massimo (18 giorni) i valori limite i previsti dalla Direttiva UE per tutti i quattro i maggiori inquinanti (PM10, PM2,5, NO2, Ozono); mentre Brescia e Bergamo hanno superano i limiti per tre inquinanti.

Dario Balotta responsabile trasporti e portavoce Europa Verde Brescia

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