CURARSI CON L'ARTE

Un viaggio attraverso l’espressione artistica come strumento terapeutico capace di sostenere, stimolare e trasformare il benessere emotivo, cognitivo e relazionale delle persone in ogni fase della vita.
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Roma, (informazione.news - comunicati stampa - arte e cultura)

L’idea che la creatività potesse essere terapeutica fu intuita per primo da uno degli iniziatori della psicologia analitica: secondo questo approccio, attraverso il disegno, la danza o la rappresentazione simbolica emergono emozioni e immagini interiori che spesso restano nascoste. Non è un caso che le prime applicazioni dell’arteterapia riguardassero pazienti psichiatrici; in Italia tra i pionieri vi era uno psichiatra che introdusse l’uso dell’arte figurativa nel trattamento dei disturbi mentali.

Oggi l’arteterapia si rivolge a persone di ogni età e condizione – dai bambini con difficoltà scolastiche agli adulti con problematiche relazionali – ma sono soprattutto le malattie degenerative o gravi a mostrare risultati sorprendenti.

Chi è affetto dal morbo di Parkinson vede progressivamente diminuire la propria mobilità a causa della riduzione dei neuroni che producono dopamina. Nel 1993, a Monza, nacque il primo gruppo italiano di arteterapia specificamente dedicato a questa patologia, ospitato in uno spazio messo a disposizione dal Comune.

«I farmaci dopaminergici migliorano la manualità dei pazienti, che così ritrovano il desiderio di esprimersi» spiega il direttore del Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano. «La gioia più grande? Vedere i loro lavori esposti e venduti ogni anno nel mercatino dell’ospedale.»

Secondo una docente e arte-terapeuta specializzata nel trattamento dei pazienti parkinsoniani, nonché socia fondatrice di un’associazione professionale nazionale, il percorso creativo riattiva la voglia di fare e valorizza le funzioni ancora integre. Pittura, collage, ceramica e ricamo diventano strumenti per mantenere il movimento e la coordinazione. Anche danza e canto si rivelano preziosi: la voce, infatti, tende ad affievolirsi con il progredire della malattia, e l’espressione vocale aiuta a conservarla.

L’arteterapia viene impiegata anche in ambito educativo per contrastare difficoltà relazionali, timidezza, bassa autostima, problemi di comunicazione. In molte città sono stati avviati laboratori destinati a genitori, insegnanti, bambini e adolescenti.

 

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Antonio De Cristofaro
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