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“Viaggi panoramici nelle Alpi senza auto “

Il Calendario Transdolomites 2026
Bologna, (informazione.news - comunicati stampa - servizi)

Calendario Transdolomites 2026. Comunicato stampa

“Viaggi panoramici nelle Alpi senza auto “è il titolo del Calendario Transdolomites 2026. 

Lo proponiamo non come una semplice raccolta di foto ma come manifesto della mobilità sostenibile per le Alpi e per le Dolomiti.

Perchè questa scelta editoriale? Perchè l'estate 2025 è stata caratterizzata da un crescente movimento di protesta verso il turismo di massa “colpevole “dei disagi delle località turistiche. 

Un coro di protesta composto di varie voci; chi invita il turista a starsene a casa, chi punta il dito sull'overturismo, chi favorevole al ritorno della montagna come ambiente selvaggio “liberato” dal genere umano.  Insomma il turismo che da riscossa della montagna nei decenni passati (in particolare con la ricostruzione seguita alla fine della seconda guerra mondiale) si è trasformato nel male per la montagna.

Una costante ricerca della colpa verso l’altro, polemiche spesso non accompagnate da proposte mirate a proporre soluzioni per governare il fenomeno guidandolo verso una transizione che garantisca un reddito alle zone turistiche convivendo in modo costruttivo con le popolazioni e l’ambiente.

Con questa pubblicazione Transdolomites si propone con un approccio del tutto diverso e le foto contenute intendono dimostrare che le condizioni per agire ci sono ma spesso non fanno parte di un lavoro di squadra. Abbiamo delle potenzialità presenti ed operative in casa nostra ma operano in modo scoordinato. Questo genera costi e poca efficienza.  Allo stesso tempo il calendario mira a   richiamare in modo forte le comunità montane ad abbandonare il comportamento passivo ed attendista ed a intervenire attivamente nella programmazione del loro futuro. Anche il recupero della memoria storica è importante per comprendere come “la cittadinanza attiva” in certi momenti storici era ben più sviluppata dei giorni nostri. 

Negli anni precedenti i nostri calendari hanno proposto il tema delle ferrovie storiche nella regione Trentino  Alto Adige -Südtirol, le ferrovie panoramiche alpine di Francia, Svizzera, Austria, Italia.

La proposta 2026 

Quest’anno proponiamo il viaggio senza auto negli ambienti alpini conosciuti in tutto il mondo per la loro bellezza, il valore paesaggistico e naturalistico ma, allo stesso tempo luoghi molto sensibili per vari motivi.

Grazie alla preziosa opportunità e cortesia offertaci da Swiss Travel System (CH) abbiamo potuto documentare affascinanti linee panoramiche, rilassanti crociere sui laghi: la Svizzera in treno, impianti a fune, autobus e battello è sempre un'esperienza meravigliosa. In circa 1.280 chilometri, i treni panoramici portano gli ospiti a tutte le attrazioni che la Svizzera ha da offrire.  L'intero Tour può essere vissuto con un solo biglietto: lo Swiss Travel Pass.

Swiss Travel System AG è una società di marketing con sede a Zurigo co-fondata nel 2011 dalle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), Svizzera Turismo (ST) e da cinque società ferroviarie private. La sua missione è la commercializzazione congiunta a livello mondiale dell'ampia rete di trasporti pubblici della Svizzera.

Guardiamo con ammirazione alla Svizzera così come alla vicina Austria ed ai tanti simili esempi che abbiamo modo di vivere in altre parti del mondo. Senza dimenticare alcune realtà italiane.

Analizzando la cartina ferroviaria del Trentino e delle Regioni limitrofe (1910) pubblicata nel calendario 2026 possiamo osservare la capillarità dei progetti ferroviari transfrontalieri all’epoca dell’Impero Austro Ungarico purtroppo solo in parte concretizzatisi.

Alla luce della pesante problematica legata al traffico che sempre più soffoca le vallate alpine e dolomitiche possiamo solo rammaricarci di avere perso una grande opportunità di governare lo sviluppo del turismo potendo avere a disposizione una rete così efficace di ferrovie di montagna collegate alla rete italiana ed europea. 

Dinanzi alle sfide che siamo chiamati ad affrontare nel campo del turismo, mobilità, ambiente, pensare alle occasioni gettate alle ortiche ha poco senso. È indispensabile reagire e guardare al futuro in modo costruttivo rimettendo in moto lo spirito progettuale e le visioni di fine ‘800- inizio ‘900 e impegnarsi per il ritorno della ferrovia tra le nostre montagne.

Affinchè ciò possa avvenire è prioritario dotarsi di una solida politica per la montagna. 

L’Alta velocità (A.V.)  è storicamente riconosciuto sia considerata la rivoluzione nel mondo della ferrovia. 

Più di 25 anni fà l’idea di Alta Velocità come “Metropolitana d’Italia” venne lanciata da Mauro Moretti allora amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato. Inizialmente ridicolizzata ha rappresentato un punto di svolta e di rilancio nell’uso del treno. Ora nell’Unione Europea il progetto A.V. punta a diventare la “Metropolitana d’Europa”.

I territori di montagna costano a viverci. Di conseguenza anche i servizi, la realizzazione infrastrutture nei ambienti montuosi hanno maggiori costi di costruzione e di gestione ma, guai a escludere la montagna da questo percorso di integrazione europea.

Non è nell’interesse dell’Alta Velocità essere slegata dalla montagna. E qui il richiamo riguarda tutte le località ad alta frequentazione turistica.

Non è nell’interesse di un’opera come la Galleria di Base del Brennero e del Corridoio del Brennero. Se quest’ultimo si limita ad essere corridoio, ossia attraversamento, già avvalla il termine di isolamento delle periferie. Ma anche la ferrovia del Brennero non connessa alle valli vede il suo potenziale fortemente inespresso.

 Non è poi nell’interesse generale delle Province di Trento e di Bolzano perdere queste occasioni storiche per migliorare la qualità dell’offerta del turismo del futuro.

Infine non è nell’interesse della montagna la quale senza connessioni al passo con i tempi rischia di svuotarsi aggravando il carico antropico sulle città.

Faccia riflettere il fatto che ¾ della popolazione mondiale vive nelle città con i problemi a noi ben noti.

Il Calendario 2026 è un’azione di autofinanziamento per sostenere le attività di studio che Transdolomites sostiene nell’ambito della mobilità sostenibile.

INFO

Massimo Girardi, Presidente di Transdolomites

girardi.massimo@brennercom.net  , info@transdolomites.eu 

Cell. 320.4039769
















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Giancarlo Garoia
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