Gang of Dragon, il ritorno di Nagoshi ai vicoli di Kabukicho

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Redazione Scienza e Tecnologia Redazione Scienza e Tecnologia   -   La scena videoludica, che non di rado si accontenta di riproporre formule consolidate, ha ricevuto un chiaro segnale di continuità creativa durante i The Game Awards 2025.

Tra le tante anteprime e i riconoscimenti, infatti, ha fatto la sua comparsa il primo trailer di Gang of Dragon, il nuovo titolo d'azione firmato da Toshihiro Nagoshi, la mente dietro alla serie cult di Yakuza/Like a Dragon.

L'atteso progetto, sviluppato dal Nagoshi Studio per NetEase Games, rappresenta il primo grande passo dell'autore dopo il suo addio, risalente al 2021, al Ryu Ga Gotoku Team, il gruppo interno a SEGA che per anni ha curato le sue opere più celebri. drcommodore +3

Le immagini mostrate, sebbene brevi, sembrano voler dissipare ogni dubbio sulle intenzioni del regista, le quali paiono ancorarsi saldamente a un immaginario che gli è proprio.

L'ambientazione, come annunciato, sarà ancora una volta Tokyo, con un focus particolare sul quartiere di Kabukicho a Shinjuku, quel microcosmo di vita notturna, di eccessi e di conflitti sotterranei che ha fatto da sfondo indelebile alle vicende di Kazuma Kiryu e dei suoi successori.

Nel video, del resto, si susseguono sequenze violente e dinamiche – c'è chi tira pugni, chi spara e chi brandisce una spada – le quali, sebbene non rivelino ancora la trama, disegnano un perimetro stilistico ben riconoscibile a chiunque abbia frequentato i titoli precedenti di Nagoshi. ign +3

La fondazione dello studio indipendente, avvenuta sotto l'egida del colosso cinese NetEase nel 2022, aveva sollevato non poche domande sulla direzione che il game designer avrebbe intrapreso.

Gang of Dragon, il cui titolo stesso evoca un chiaro legame con il passato, appare ora come una risposta volutamente diretta, quasi una dichiarazione di poetica.

Nagoshi, stando a quanto si può intuire dalle prime sequenze, non intende abbandonare quel mix di dramma umano, di azione brutale e di rappresentazione quasi documentaristica di certi ambienti urbani che ha caratterizzato la sua firma autoriale.

Si tratta di elementi che, nel corso degli anni, hanno costruito un rapporto di fiducia con un pubblico specifico, il quale certamente vi ritroverà delle costanti, pur nell'attesa di scoprire le necessarie innovazioni. drcommodore +3