Stellantis, la strategia di pronto soccorso del ceo Filosa per recuperare quote di mercato
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Redazione Economia
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Antonio Filosa, che guida Stellantis dallo scorso giugno, ha avviato un’operazione definita internamente di “pronto soccorso” per arrestare l’emorragia di vendite in mercati cruciali come il Nord America e l’Europa.
La strategia, che emerge da un’analisi dettagliata della Reuters, segna una netta inversione di rotta rispetto alla gestione precedente, privilegiando ora i volumi di vendita rispetto alla massimizzazione dei margini, una priorità che diventa quasi un imperativo categorico.
Filosa avrebbe infatti deciso di mettere temporaneamente in secondo piano la redditività per unità, concentrandosi sul riconquistare la fiducia della clientela e sul riprendere spazio negli showroom. milanofinanza +3
Un cambio di passo rispetto all'era Tavares
L’approccio del nuovo numero uno italiano rappresenta un contrordine rispetto alla filosofia perseguita dal suo predecessore, la quale puntava a generare cospicui profitti attraverso un rigido controllo dei costi e una politica di prezzi elevati.
Quel modello, seppur remunerativo nel breve periodo, ha contribuito a un progressivo arretramento nelle quote di mercato, un dato che ha evidentemente allarmato il board.
Ora, la direzione intrapresa punta a stimolare la domanda attraverso un’offerta più aggressiva, che passa anche da un incremento delle vendite alle flotte e da un rilancio deciso di modelli e marchi considerati cardini, come Jeep e Ram negli Stati Uniti. ilmessaggero +3
La scommessa sui modelli accessibili e la razionalizzazione
Per attirare nuovi acquirenti, si punta con forza su vetture più accessibili dal punto di vista economico, una mossa che potrebbe richiedere tagli ai listini o l’introduzione di versioni più basiche. Questo orientamento verso una maggiore competitività di prezzo è parte integrante del piano per riconquistare il terreno perduto.
Parallelamente, Filosa sta valutando una razionalizzazione della galassia di marchi del gruppo, con l’obiettivo di eliminare costose sovrapposizioni e di concentrare gli investimenti sui nomi con il potenziale di crescita più solido.
In questo contesto, alcune case storiche come Lancia, Abarth e DS finiscono nel mirino delle valutazioni, il cui futuro appare quanto mai incerto in assenza di un posizionamento netto e distintivo. autoblog +3
Le difficoltà persistenti e la priorità assoluta
Nonostante alcuni numeri confortanti, le difficoltà interne non appaiono superate, il che spiega la natura d’emergenza assegnata a questo intervento. La decisione di sacrificare temporaneamente una parte dei margini è dunque una scelta ponderata, quasi una medicina amara da assumere per ristabilire la salute commerciale della ration.
L’obiettivo primario, in questa fase, non è la massimizzazione del profitto per ogni vettura venduta, bensì il riportare in concessionaria quanti più clienti possibile, credendo che sia questa la base per una ripresa sostenibile.
Si tratta di una scommessa audace, le cui conseguenze si misureranno nei prossimi trimestri attraverso i dati di vendita e la reazione del mercato. clubalfa +3




