Per il benessere d'inverno, la cena si anticipa: i motivi scientifici e una ricetta per l'intestino

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SALUTE

Redazione Salute Redazione Salute   -   Cenare presto, un’abitudine spesso accostata con una certa diffidenza a ritmi ospedalieri o a consuetudini nordiche percepite come troppo rigide, potrebbe rivelarsi invece una scelta vantaggiosa per la salute, soprattutto durante la stagione fredda.

Sebbene il modello italiano tradizionale – una via mediana tra l’estrema posticipazione spagnola e la precocità dei pasti anglosassoni – sia fortemente plasmato dagli impegni professionali e dalla vita familiare, diversi specialisti suggeriscono di considerare una modifica dei propri orari in inverno.

A sostenere questa tesi è l’immunologo clinico Mauro Minelli, il quale, in una recente intervista, ha sottolineato come l’orario del pasto serale incida in modo diretto sulla salute intestinale e, di conseguenza, sul benessere generale dell’organismo.

Un pasto consumato troppo tardi, infatti, costringe l’apparato digerente a un lavoro prolungato che interferisce con i ritmi circadiani e con la qualità del riposo. sardegnainblog

Il microbiota ha bisogno di riposo

Concetti analoghi sono stati ribaditi dall’infettivologo Matteo Bassetti in uno dei suoi interventi diffusi attraverso i social network. Bassetti ha posto l’accento sull’importanza di concludere la digestione prima di coricarsi, spiegando che “durante la notte il microbiota non deve continuare a lavorare, perché questo lavorare può fargli male”.

Il principio è chiaro: sovraccaricare il sistema digestivo nelle ore notturne, quando l’organismo è naturalmente predisposto al riposo e ai processi di rigenerazione, può compromettere l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Questo equilibrio, del resto, è cruciale non solo per le funzioni digestive ma anche per la risposta immunitaria, aspetto particolarmente rilevante in un periodo dell’anno in cui le difese dell’organismo sono messe alla prova. sardegnainblog

Una ricetta pensata per la stagione

Per accompagnare questa buona pratica con un’alimentazione consapevole, lo stesso Mauro Minelli propone una ricetta semplice e funzionale, pensata per essere leggera e di supporto all’organismo.

Il piatto, una zuppa di lenticchie rosse decorticate, unisce alla facilità di digestione le proprietà antinfiammatorie di spezie come la curcuma e lo zenzero. La preparazione inizia con un veloce risciacquo delle lenticchie, che vanno poi cotte in brodo vegetale o acqua per circa venti minuti.

A metà cottura si aggiunge la curcuma in polvere e lo zenzero fresco grattugiato, lasciando che i sapori si amalgamino. A fuoco spento, si inrano gli spinacini freschi, che mantengono così croccantezza e nutrienti, per poi condire il tutto con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva a crudo, completando con sale e pepe. sardegnainblog

Un cambiamento di abitudini mirato

L’invito dei medici, quindi, non è a stravolgere radicalmente la propria vita ma a valutare un aggiustamento temporaneo e ragionato delle abitudini serali nei mesi invernali.

Anticipare la cena, anche di solo tre quarti d’ora, e prediligere preparazioni leggere e digeribili come quella proposta, può tradursi in benefici tangibili per il metabolismo e per la qualità del sonno.

Si tratta di interventi minimi che, però, agiscono su meccanismi fisiologici fondamentali, permettendo all’intestino di completare il suo lavoro prima che il entri nella fase di riposo più profonda.

Un approccio che, evitando toni allarmistici o prescrittivi, punta a una maggiore consapevolezza della connessione tra ritmi alimentari, salute dell’ecosistema intestinale e benessere complessivo. sardegnainblog