Il tennis e la sfida di Musetti: lavorare per colmare il distacco
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Redazione Sport
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L'atmosfera dell'Auditorium Fiera di Milano, che ha ospitato l'undicesima edizione dei Gazzetta Sports Awards, è stata quella consueta, fatta di celebrazione e bilanci per una stagione appena conclusa, in una “Notte dei campioni” che, dopo le parentesi in altre città, è tornata nel suo luogo d’origine.
In questa cornice, tra i molti premiati, le dichiarazioni di Lorenzo Musetti hanno offerto uno spaccato nitido delle gerarchie e delle ambizioni nel tennis maschile contemporaneo, andando oltre la semplice ritualità dell’evento.
Il tennista carrarino, insignito del riconoscimento come atleta italiano dell'anno, ha infatti delineato con schiettezza il panorama in cui si muove, riconoscendo senza mezzi termini il divario che lo separa dai due principali dominatori del circuito. tennisitaliano +3
Un obiettivo dichiarato e la strada per raggiungerlo
“Spero di poter prendere quel posto”, ha affermato Musetti riferendosi all’ipotesi di diventare un “terzo incomodo” nel dualismo che vede protagonisti Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, una rivalità che, come lui stesso ha sottolineato, ha segnato nettamente la scorsa stagione lasciando tutti gli altri contendenti, lui compreso, su un gradino inferiore.
Una distanza, questa, che il numero otto del mondo non ha nascosto, anzi, l’ha indicata come la ragione principale di un cambiamento strutturale all’interno del suo entourage.
L’ingresso di José Perlas, figura di esperienza che andrà ad affiancare il coach storico Simone Tartarini, rappresenta proprio la risposta tecnica a quella evidenza, una mossa studiata per “colmare quel gap” attraverso un lavoro congiunto che possa innescare quel “salto di qualità definitivo” che il tennista sta cercando. eurosport +3
Il bilancio di una stagione e le basi per il futuro
Le parole di Musetti, del resto, non sono state solo proiezione in avanti, ma anche un riconoscimento dei progressi compiuti in un “anno fantastico”, costellato di traguardi personali che ne hanno marchiato l’ascesa: l’ingresso nella top ten mondiale, la prima finale in un Masters 1000 a Montecarlo e la qualificazione alle Finals di Torino sono tappe che, seppur importanti, non bastano a chi ha avuto modo di testare direttamente il livello dei migliori.
Gli incontri disputati contro Sinner e Alcaraz durante la stagione, infatti, sembrano aver fornito al ventiduenne una chiara mappatura dei propri limiti e, di conseguenza, dei miglioramenti necessari da compiere, trasformando la consapevolezza di un distacco in un programma di lavoro concreto. sky +3
Un evento mediatico e il suo valore simbolico
La serata milanese, condotta da Pierluigi Pardo e destinata ad essere trasmessa in differita televisiva, ha così svolto anche la funzione di un momento di riflessione pubblica per gli atleti, offrendo una tribuna dalla quale esprimere non solo gratitudine ma anche intenti precisi.
Per Musetti, il palco dei Gazzetta Sports Awards è diventato il luogo dove formalizzare una strategia e dichiarare una sfida, spostando l’attenzione dal trofeo ricevuto alla strada che si apre davanti, una strada che passa inevitabilmente attraverso il confronto con due giovani campioni che stanno ridisegnando i confini dello sport. mediaset +3




