Venezia, il carrello della spesa diventa un lusso tra inflazione e stipendi fermi
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Redazione Economia
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Se l'inflazione, che come un tarlo continua a corrodere il potere d'acquisto, rappresenta il quadro generale, la realtà concreta per i veneziani si misura tra gli scaffali dei supermercati, dove fare la spesa è diventata un'operazione sempre più onerosa.
Stipendi e pensioni, alcuni dei quali bloccati addirittura da oltre un decennio, non hanno tenuto il passo con la “salita libera” dei listini, costringendo un numero crescente di nuclei familiari a rivedere radicalmente le proprie abitudini.
Molti, infatti, hanno dovuto ridurre i consumi, abbandonando diversi prodotti di alta gamma e dedicando più tempo alla ricerca di offerte, spesso spostandosi verso discount distanti nella speranza di un risparmio che, in non pochi casi, si rivela essere soltanto un'illusione. ing +3
Il manifesto delle associazioni e i numeri dell'emergenza
Di fronte a un carrello che progressivamente si svuota, le associazioni dei consumatori hanno deciso di scendere in campo unitariamente, presentando il “Manifesto per il contrasto al caro spesa” indirizzato all'Esecutivo.
L'obiettivo è chiaro: sollecitare interventi strutturali nella prossima Legge di Bilancio, andando ben oltre le misure tampone che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
A suffragio della richiesta, i dati difforsi dall'Istat certificano un'emergenza ormai non più rinviabile; dal confronto tra ottobre 2021 e ottobre 2025, l'aumento dei prezzi dei beni alimentari ha raggiunto il 24,9%, superando di quasi otto punti percentuali l'inflazione generale, ferma comunque al +17,3%.
Una forbice che spiega, senza bisogno di molti commenti, la pressione costante sulle finanze domestiche. lagazzettadelmezzogiorno +3
Il paradosso tra dati macroeconomici e vita quotidiana
I numeri che raccontano una ripresa economica, peraltro, stridono fortemente con le difficoltà tangibili che segnano le giornate delle famiglie, le quali si preparano ad affrontare un Natale inevitabilmente più sobrio.
“È essenziale adeguare salari e redditi dei lavoratori in modo che corrispondano alle attese definite dalla Costituzione”, ha recentemente ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ribaltando una narrativa spesso troppo ottimista.
Il paradosso, come sottolineano le stesse associazioni di categoria, è tutto in un contrasto stridente: se da un lato l'occupazione mostra segnali di crescita, dall'altro il reddito reale continua imperterrito a diminuire, eroso dall'aumento del costo della vita. lanazione +3
Il caso di Potenza e le strategie di sopravvivenza
Quello che accade a Venezia non è un'eccezione isolata, ma riflette un trend nazionale omogeneo, come dimostrano le analisi condotte a Potenza da Federconsumatori Basilicata. Anche lì, la stabilità apparente dei prezzi nasconde in verità una realtà fatta di rinunce e sacrifici, con le famiglie costrette ad adattarsi e ad arrangiarsi.
I consumi, in picchiata, sono il termometro più fedele di una crisi di fiducia che si registra in modo particolare nel capoluogo, dove la gente rinuncia, cambia marche, rivede le priorità.
La situazione, dunque, non accenna a migliorare, nonostante le strategie di sopravvivenza quotidiana che molti hanno ormai adottato, confermando che l'adattamento dei singoli, da solo, non basta più a contrastare una dinamica dei prezzi così aggressiva. lagazzettadelmezzogiorno +3




