Resident Evil Requiem, il ritorno di Leon Kennedy e il peso di una città fantasma
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Redazione Scienza e Tecnologia
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L’attesa, alimentata per mesi da indiscrezioni e speranze dei fan, si è infine dissolta sul palco dei The Game Awards 2025, dove Capcom ha svelato con un trailer carico di tensione il futuro del suo franchise horror.
Resident Evil Requiem, infatti, non è solo il nono capitolo numerato della serie ma si propone, nelle intenzioni degli sviluppatori, come un tentativo consapevole di ritornare alle radici del survival horror, amalgamandole però con una struttura narrativa più ambiziosa e ramificata.
La conferma più eclatante, che ha fatto esultare il pubblico in sala e online, riguarda la presenza di uno dei personaggi più iconici: Leon S. Kennedy, l’agente federale che ha attraversato alcune delle vicende più oscure della saga, sarà di nuovo protagonista, seppur non in solitaria.
La sua figura, ormai veterana di quegli incubi, si affiancherà infatti a quella di Grace Ashcroft, una nuova eroina il cui legame con il passato è già un intrigante mistero per gli appassionati, essendo figlia di Alyssa Ashcroft, giornalista sopravvissuta agli eventi dello spin-off Outbreak. multiplayer +3
L’ambientazione e la struttura a doppia campagna
La scelta di far tornare l’azione a Raccoon City, il luogo simbolo dove tutto ebbe inizio, non è casuale e promette di pesare come un macigno sull’atmosfera del gioco.
La città, ridotta a una reliquia contaminata e spettrale, non è più solo uno sfondo ma diventa essa stessa un personaggio, un luogo della memoria carico di traumi che inevitabilmente si ripercuoteranno sulla psicologia dei protagonisti.
La struttura narrativa, come anticipato, sarà caratterizzata da due campagne intrecciate, permettendo ai giocatori di vivere la storia sia attraverso gli occhi esperti e forse disillusi di Leon, sia tramite lo sguardo probabilmente più vulnerabile e determinato di Grace.
Questo approccio, che evita una semplice linea temporale lineare, mira a creare una progressione più sfaccettata, dove le azioni di un personaggio potrebbero riverberarsi sull’esperienza dell’altro, in un gioco di specchi tra il vecchio e il nuovo. adnkronos +3
Il gameplay tra horror puro e azione calibrata
L’obiettivo dichiarato di tornare all’essenza del genere, quel senso di vulnerabilità e di gestione oculata delle risorse che ha definito i primi titoli, sembra guidare le scelte di gameplay mostrate in anteprima.
Le sequenze viste, che ritraggono Grace alle prese con creature mutate come l’inquietante Victor Gideon e immersa in investigazioni in ambienti claustrofobici, sottolineano una tensione palpabile, fatta di esplorazione cauta e di momenti di confronto diretto dosati.
D’altra parte, la presenza di Leon, la cui carriera lo ha portato spesso in situazioni ad alta intensità bellica, lascia presupporre che l’azione più esplosiva non sarà assente, ma verrà probabilmente calibrata in modo da non spezzare l’atmosfera opprimente, mantenendo quel bilanciamento che la casa di sviluppo ha indicato come cardine del progetto. thegamesmachine +3
La roadmap verso l’uscita
Con la data di pubblicazione fissata al 27 febbraio 2026, Resident Evil Requiem si appresta a sbarcare su tutte le piattaforme di nuova generazione, PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S e anche sulla prossima Nintendo Switch 2, segnando un ritorno alla simultaneità di distribuzione.
L’operazione di marketing, partita in grande stile con la rivelazione ai The Game Awards, è ora avviata e nei prossimi mesi ci si aspetta che Capcom approfondisca le meccaniche di gioco e le dinamiche che legano le due campagne.
La sfida, per gli sviluppatori, sarà quella di onorare un passato glorioso, rappresentato sia dall’ambientazione che dal ritorno di un beniamino come Leon, senza rinunciare a innovare la formula e a presentare elementi freschi, come il personaggio di Grace Ashcroft e il suo retaggio familiare, che potrebbero aprire nuovi varchi narrativi in un universo già vastissimo. ign +3




